
I numeri degli artisti: Olly fa il pieno (ma si tiene lontano dagli stadi), vanno bene Fedez e Achille Lauro
Sanremo, due mesi (e qualche giorno) dopo. Cosa resta del Festival 2025? Una decina di canzoni almeno, dice una classifica appena terremotata dall’uscita di quel “Santana money gang” della coppia Sfera Ebbasta & Shiva che s’è preso le prime 13 posizioni lasciando solo il 9° posto a “Balorda nostalgia” di Olly che, così, perde dopo nove settimane la vetta pur rimanendo la più alta delle canzoni in gara all’Ariston. Dietro il vincitore del 75° Festival ci sono Giorgia, Achille Lauro, i Coma_Cose, The Kolors, Fedez. Questo solo per rimanere nella Top20 dei singoli Fimi, visto che nella Top100 ci sono ancora 18 dei 29 brani usciti dalla kermesse ligure.
Al di là delle classifiche, gli indicatori più affidabili della reale “presa“ dei campioni da hit-parade sulle masse sono i concerti. E qui la classifica è simile a quella Fimi, anche se non coincidente. Lo strapotere di Olly, che continua tenersi giudiziosamente lontano da rischiosissime tentazioni (leggi grandi arene e stadi), è dato dalla sfilza di sold-out di “Tutta la Vita Tour 2025-2026“ che il 10 ottobre lo porta per la prima volta sul palco di un Forum di Assago esaurito, come la replica del 26 marzo 2026.
Molto bene Achille Lauro con i due concerti a marzo 2026; quello del 16 è esaurito, il 17 mancano solo un pugno di biglietti. Fedez dopo aver volatilizzato i biglietti del suo show al Forum del 19 settembre, deve riempire il raddoppio del 20.
Stesso discorso per il Palasport Live di Giorgia, che ha esaurito il concerto del 13 dicembre, ma ha bisogno ancora di tempo per chiudere le prevendite della replica aggiunta, a grande richiesta, il 23 marzo 2026. A dispetto dell’ossessione scatenata dalla hit sanremese, sotto le aspettative le vendite dei Coma_Cose, al Forum il 27 ottobre. Se Elodie riuscirà a correggere i destini di quel The Stadium Show che l’8 giugno la cala tra i sacri spalti di San Siro (e che al momento appare fuori dalla sua portata) lo dirà la reazione dei fan all’uscita dell’album “Mi ami mi odi”, che esce il 2 maggio. I segnali non sono confortanti, visto che il singolo omonimo ha debuttato settimana scorsa al 18° posto ed è scivolato al 53°, mentre la sanremese “Dimenticarsi alle 7” è (in discesa) al 57°.
Ancora da riempire pure il Forum del “ragazzo di giù” Rocco Hunt, il 6 ottobre, mentre già quasi esaurito quello di Bresh il 7 novembre. Rkomi senza problemi il 5 settembre nella piazza comunale di Cremona, un po’ meno il 21 ottobre al Forum. In vista del sold-out The Kolors al Carroponte il 9 settembre, ma Stash & Co hanno uno show al Forum il 26 marzo da mettere in vendita. Noemi deve finir di riempire la data al Dal Verme del suo “Nostalgia Indoor Tour“ ma è il 21 novembre e di tempo ce n’è, così per esaurire quella del 28 al Teatro Dis_Play del Brixia Forum di Brescia. Irama rischia nel giocarsi la carta del Meazza, anche se ha un anno davanti, visto che lo spettacolo è l’11 giugno 2026. Molto meno tempo ce l’ha per riempire il Forum il 21 maggio.
Intanto martedì all’Alcatraz c’è Lucio Corsi con uno spettacolo esaurito che la replica il 4 maggio sempre all’insegna del sold-out, biglietti ancora in vendita, invece, tanto per lo show del 31 agosto all’Esedra di palazzo Te che per il 7 settembre all’Ippodromo Snai di San Siro. "Correre dietro alle canzoni di città in città è ciò che amo fare di più, la cosa che sognavo fin da bambino" racconta il cantautore toscano che dal vivo propone tutto l’ ultimo album “Volevo essere un duro”, ma pure cover come “La gente bassa”, sua personalissima rivisitazione della “Short people” di Randy Newman, una rielaborazione di “20th Century Boy” dei T-Rex, una della “Nel blu dipinto di blu” cantata al Festival con Topo Gigio e una versione di “Maremma amara” contaminata con “E non andar più via” di Lucio Dalla e con un accenno della sempiterna “Rimmel” di De Gregori.
"Salire sul palco vuol dire incontrare la musica, come dice Paolo Conte in ‘Alle prese con una verde milonga’", prosegue Corsi. "E ogni palco diventa una specie di trampolino sospeso su un’altra realtà, l’asse su cui immaginare di essere qualcos’altro". Tutto senza abbandonare i panni di Lucio, come ricorda “Vorrei essere un duro” accompagnata sul web dal videoclip con Pieraccioni e Ceccherini ispirato a quello di “Black or white” di Michael Jackson.
"Non sono uno che al pubblico racconta frottole – assicura lui –. All’Eurovision andremo come fatto a Sanremo, come siamo noi in questo momento della nostra vita, che è quello che m’interessa veramente". Sì, però i bookmaker al momento assegnano alla Svezia ha il 37% delle possibilità di vittoria (e te pareva) e a lui solo l’1% così come al portacolori di San Marino Gabry Ponte. Ma il toto-Esc è una scienza empirica aperta ad ogni ribaltone e, tenuto conto del livello medio non eccelso dei brani in gara quest’anno, c’è da spettarsi più di una sorpresa. A proposito di Gabry Ponte, in scena al “Meazza” il 28 giugno, il suo spettacolo è il solo con quelli di Springsteen e di Ultimo ad avere lo stadio già sold-out.