Emma Marrone in concerto ad Assago: “Il mio successo è Adesso”

Milano, 16 settembre 2016 - “Dopo il mio primo Forum ho pianto al punto da farmi schizzare fuori gli occhi dalle orbite, perché la vita non è gratis e nessuno mi ha mai regalato niente”. C’è un’anima fragile dietro il sorriso da valchiria con cui Emma torna ad Assago, oggi e domani, per varare quel tour messo in strada con l’idea di capitalizzare il disco di platino della sua ultima fatica formato cd “Adesso”. Il palcoscenico inclinato che la cantante “scala” arrampicandosi su grandi schermi calpestabili sta a simboleggiare pure questo suo feroce desiderio di arrivare; di realizzarsi come artista e come persona anche senza uscire dal cerchio magico di Maria (De Filippi) come fatto invece da colleghi tipo Alessandra Amoroso. L’impronta televisiva dello show mostrata tre giorni fa dell’anteprima al Palasport Bolino di Roccaraso e le presenze di Spadaccino, di Elodie Di Patrizi e (nel corpo di ballo della coreografa Macia Del Prete) di Gabriele Esposito, mantengono saldamente questa nuova produzione live nel solco di “Amici” con tutti i pro e i contro che la scelta comporta. “L’album Adesso non rappresenta per me un punto d’arrivo, ma di partenza” ammette la cantante salentina, 32 anni, mentre arriva in libreria “Dentro tutto è acceso”, collage di vita vissuta realizzato con la complicità del giornalista Gabriele Parpiglia.

“E dietro le canzoni ci sono idee che questi tre doppi concerti ad Milano, Roma e Bari sono chiamati a sviluppare. E siccome quella del ‘meno fai e meno rischi’ è una regola che non fa per me, ho voluto dire la mia pure sulla scelta dei brani, degli arrangiamenti e, soprattutto, dei suoni. Sono passati ormai una decina di mesi da quando è uscito l’album e a chi mi dice brava ma potevi fare di più rispondo: è vero”. Per far seguire i fatti alle parole, Emma incanala lo spettacolo lungo lo stesso percorso del nuovo disco, partendo da “Adesso (ti voglio bene)” e arrivando a “Poco prima di dormire” senza tralasciare momenti topici come “Cercavo amore”, “Amami”, “Non è l’inferno”, “La mia città”. Ventidue pezzi in tutto, affrontati con una band che affianca Roberto Angelini e Ryan Haberfield alle chitarre, a Max Greco, tastiere, ad Alex Torjussen, batteria, ad Arianna Mereu, cori. Lei, la “biondina vestita in pelle umana” (copyright di Arisa, che non ha mai digerito il fatto di essersela vista preferire dalla Rai per rappresentare l’Italia all’Eurovision l’anno di Sanremo) prosegue il suo cammino con fiducia. “Penso che sia l’attitudine a fare l’artista. E se c’è una cosa che mi manda avanti è proprio la voglia di migliorarmi- spiega - D’altronde con Adesso non volevo dare alle stampe un disco alla moda, da alta classifica; cercavo solo un progetto per esprimere dei pensieri così come li avevo in testa”.