Beruschi
I ragazzi si preparano ad Halloween: dove abito, già da qualche giorno sono comparsi fantasmi, scheletri e roba varia, con la promessa di dolcetto o scherzetto; la maggior parte dei condomini prepara caramelle e cianfrusaglie da distribuire al suono del campanello, salvo qualcuno che non ne vuole sapere ed ha pensato che appenderà un cartello sulla porta. Per me rischia lo scherzetto, visto i tempi che corrono. Anche per prepararsi ad una festa in compagnia, una volta si diceva scherzando: affiliamo i coltelli!
Ma visto quello che succede... Probabilmente è venuto di moda assalirsi all’arma bianca, non con sciabola o baionetta, ma con i coltelli da cucina; ma lasciamo stare. Poi la ricorrenza della festa di Tutti i Santi. Facciamoci gli auguri a vicenda e sorridiamo una buona volta! A seguire la Commemorazione dei defunti: un momento di raccoglimento è doveroso, una lacrima e un sorriso pensando ai bei momenti passati con chi non c’è più, ma che sentiamo ancora vicino, confidando che ci guardi dall’alto. Torniamo alle banalità di ogni giorno: all’Ecoteatro di Milano, proprio oggi domenica, abbiamo concluso le repliche de “Il misantropo” di Moliére, ridotto a meno di due ore, con inserti cantati: il pubblico ha gradito, grazie. In questi giorni esce un libro dal titolo “ Beruschi una vita meravigliao”, temo che si parli di lui, anche perché l’ho scritto io insieme a Massimiliano Beneggi. Lasciatemi arrossire. I pareri li raccoglieremo, sperando che siano perlomeno garbati, vista la brutta abitudine di parlare male di tutti.