Falaise di Baro d'evel al Piccolo Teatro Strehler: un nuovo circo tra arte e animali

Scopri Falaise di Baro d'evel, uno spettacolo unico al Piccolo Teatro Strehler dal 27 dicembre al 4 gennaio.

Bestie in scena al teatro Strehler nel circo in bianco e nero di Falaise

Un’immagine di scena della compagna franco-catalana

La sfida è dichiarata. In locandina, nel sottotitolo: spettacolo in bianco e nero per otto umani, un cavallo e dei piccioni. Che già togliere i colori pare tutt’altro che semplice. Come inserire un filtro dello smartphone sulle proprie retine. Aggiungete gli interpreti “animali“ e si capisce la curiosità intorno a questo “Falaise“ di Baro d’evel, dal 27 dicembre al 4 gennaio al Piccolo Teatro Strehler. Il palcoscenico diretto da Claudio Longhi punta sul nuovo circo per le feste. Anche se l’etichetta è limitante, considerando il percorso più che ventennale di Camille Decourtye e Blaï Mateu Trias, fondatori della compagnia franco-catalana. Dal 2001 un teatro privo di confini. Stratificato. Dove la cura per la parola si sviluppa in un linguaggio ibrido, aperto. Alimentandosi di corpi, musica, acrobazie, improvvisazione.

Qui per raccontare di un mondo in cima alla scogliera. Sull’orlo dell’abisso. Teso verso la purezza del bianco, appesantito da cento sfumature di grigio. Un gioco di equilibri e di cadute. Ma è un attimo scoprire come in fondo sia tutto un po’ collegato. "Mettersi in pericolo artisticamente, cercare l’arte totale è la nostra sfida – spiegano i Baro d’evel –. Abbiamo bisogno di scambi, di incontri, cercando l’eccellenza di ogni disciplina. Nostra peculiarità è poi la presenza di animali in scena. Nei luoghi di esibizione, pensati come scrigni, gli animali sul palco sono portatori di emozioni: lo spettatore sente la loro presenza e si ha un’altra percezione della rappresentazione. Per noi la performance è come una cerimonia, un incantesimo in cui riunire discipline differenti. Riunendo in scena animali, bambini e artisti per fabbricare insieme spettacoli che portino lo spettatore in un labirinto interiore, in un sogno ad occhi aperti".

Un sogno da vivere con tutta la famiglia. O quasi. Considerando che lo spettacolo, in prima nazionale, è consigliato dagli 8 anni in su. Dopo tanti anni con il cult “Slava’s Snowshow“, una proposta quindi inedita ma in linea con un certo gusto. Dove le grammatiche del circo contemporaneo, si arricchiscono di linguaggi meno scontati. Andando a compore un’estetica in bilico fra stupore, testa, poesia. Chiaro che la componente animale faccia il resto. Figurarsi nell’eleganza dello Strehler, dove perfino la biada ce la si immagina griffata. Senza contare i piccioni, che a Milano fanno subito piazza Duomo. Speriamo nessuno si metta ad aprire un pacchetto di tarallini in platea, durante la performance. Potrebbe scatenarsi l’inferno. Biglietti al momento da 20 euro. Replica del 31 alle 16.

Diego Vincenti