Un nuovo indirizzo dell’arte contemporanea aperto alla città e al mondo, da mettere in agenda. In mostra il vasto patrimonio artistico e documentale di Maria Cristina Carlini che ha realizzato sculture monumentali in oltre 50 anni di carriera. Ma non solo. Sarà un luogo di riferimento per i giovani creativi e quanti vorranno ampliare le proprie conoscenze nell’ambito della scultura. Una Fondazione no-profit che s’inaugura il 22 gennaio (alle ore 18 via Savona 97) in un quartiere molto caro all’artista. "Non sarà solo un luogo di conservazione che permette di ammirare le opere di Maria Cristina Carlini, distribuite tra l’area interna e il giardino esterno - sottolinea il direttore scientifico della Fondazione Flaminio Gualdoni - ma un luogo vivo che produce cultura. Non siamo molto lontani dalla Fondazione Pomodoro, quindi anche se noi siamo agli inizi mi piace pensare che si viene a formare un polo della scultura contemporanea". Nel calendario sono previsti eventi, conferenze e mostre temporanee, tutte iniziative volte a promuovere un dialogo vivace e interattivo sull’arte contemporanea. È presente un archivio in costante aggiornamento, nel quale è consultabile l’intera produzione della scultrice, a cui si accede tramite cataloghi e documenti che raccontano il suo percorso artistico.
La Fondazione Carlini è adiacente allo splendido e ampio studio, in via Savona 97, area che un tempo ospitava uno stabilimento industriale e che oggi è una zona culturalmente vivace. A pochi metri, in piazza Berlinguer, è possibile ammirare una delle sculture, “ Obelisco“, donata dall’artista alla città nel 2024. Non ci sono molte scultrici, ricorda Gualdoni, che realizzano opere monumentali in Italia. Carlini ha utilizzato nuove tecniche e lavorato diversi materiali tra cui il grès, la porcellana, la lamiera, il ferro, l’acciaio corten e il legno di recupero. Nelle sue opere sono presenti riferimenti impliciti ed espliciti che riconducono a temi cardine della sua poetica. Fra questi il legame a elementi naturali come la terra, nella quale viene ritrovata l’origine, il nesso col passato e con ricordi ancestrali.