STEFANIA CONSENTI
Cultura e Spettacoli

Milano negli scatti di Giovanna Silva: "La mia città bellissima e segreta si svela"

L'architetto e fotografa aggiorna la mappa urbana con 1.300 immagini scattate in un anno dall’alba al tramonto

L'esterno dello stadio San Siro

Trovate questo articolo all'interno della newsletter "Buongiorno Milano". Ogni giorno alle ore 7, dal lunedì al venerdì, gli iscritti alla community del «Giorno» riceveranno una newsletter dedicata alla città di Milano. Per la prima volta i lettori potranno scegliere un prodotto completo, che offre un’informazione dettagliata, arricchita da tanti contenuti personalizzati: oltre alle notizie locali, una guida sempre aggiornata per vivere in maniera nuova la propria città, consigli di lettura e molto altro. www.ilgiorno.it/buongiornomilano

Un giro di Milano in 1300 fotografie, scattate in un anno di lavoro, a caccia "dell’anima vera" della città. E il risultato è una mostra “Milan. City, I listen to your heart“ allestita nella Scala brutalista (il brutalismo è una corrente architettonica che si sviluppa nel dopoguerra) del Palazzo dell’Arte, firmata da Giovanna Silva, architetto, docente di fotografia al Naba, fondatrice di Humboldt Books, una casa editrice che si occupa di viaggi.

"Sono stata ispirata da Alberto Savinio - racconta - che alla fine degli anni Trenta compose un’ode a Milano, dilungandosi, in trecento pagine, su strade e monumenti. Per un anno ho tentato anch’io di raccontare per immagini questa città che appare sospesa (e no, il lockdown non c’entra), poco spettacolare, forse anche più brutta rispetto a tante altre città italiane ma che ha qualcosa di segreto che affascina e nello stesso può anche respingere. Di scatti ne ho fatti circa 20 mila poi ho dovuto scegliere quelli che sono andati a comporre questa mostra". Dal centro alla periferia non c’è luogo che abbia trascurato, seguendo come unica traccia il filo rosso dell’architettura, dalla chiesa di San Carlo, di Giò Ponti a San Siro, all’inesauribile Gallaratese e alle realizzazioni firmate dallo storico studio BBPR (Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers). Silva si concentra sugli edifici moderni e contemporanei da Porta Nuova a City life, portando però il visitatore ad apprezzare "l’altra" città, in una mappa urbana che via via si arricchisce di nuovi dettagli.

I luoghi sono fotografati anche più volte, con situazioni di luce diversa ("Ogni mattina sveglia alle sei!") e abbondano i dettagli stravaganti; da una serie di “panettoni” dipinta come personaggi dei Minions all’operatore solitario che si piega sulla sua scopa accanto a un’imponente struttura di acciaio e vetro. Uno spensierato “Ciao a tutti” sul muro in un cantiere abbandonato che parla a tutti noi. "Difficile dire a quale foto sono più legata, è come dover scegliere fra i figli", continua l’autrice della mostra (allestimento è di Piovenefabi), "ma forse direi l’interno del teatro Manzoni, un luogo magico che frequentavo da piccola quando ancora era un cinema oppure il quartiere San Felice, da un’idea dell’ingegner Giorgio Pedroni in collaborazione con gli architetti Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistretti". L’ingresso alla mostra è libero con orario dal martedì alla domenica dalle 11 alle 20.