Francesca Presentini, in arte Fraffrog, è una delle artiste creator e influencer più amate della rete. Il suo canale YouTube conta 1,6 milioni di iscritti. Alla presentazione del nuovo volume “Tutto un altro Lupo Alberto“, pubblicato da Gigaciao, Fraffrog si è soffermata su tanti temi, compreso il suo personale rapporto con i tantissimi followers che la seguono quotidianamente.
Francesca, partiamo da Lupo Alberto…
"Lupo Alberto è un personaggio storico, iconico. Per una persona come me, che è cresciuta con le sue storie e i suoi fumetti, anche soltanto l’idea di pubblicare Lupo Alberto in una nuova veste e anche ridisegnarlo, visto che ho realizzato una mia breve storia all’interno del Gigazine, è stato un grande onore ma anche un onere. Comunque, è stato bellissimo".
Lupo Alberto, da Silver a questa nuova generazione di artisti che lo sta sviluppando in maniera nuova, di cui fa parte anche lei…
"Sicuramente è stato molto stimolante. Una di quelle cosa che non ti aspetti. Un sogno realizzato. Non pensi, da piccola, di poter mettere mano ad un personaggio come Lupo Alberto. Silver porta con sé una storia incredibile, un vero gigante del fumetto".
I suoi followers sono in continua crescita. Sono cambiati nel corso degli anni?
"Noto una grande evoluzione di pubblico. All’inizio c’erano tanti nerd, come me, a seguirmi. Adesso il pubblico è diventato molto più vasto e generalista. Ci sono tanti bambini. I genitori cercano, a mio giudizio, di veicolarli verso contenuti istruttivi. Puntano a far sì che i bambini non si limitino a guardare ma anche a fare delle cose. Non essere solo spettatori passivi. Personalmente cerco di coinvolgergli il più che posso, di portarli ad aver voglia di disegnare. Per me il massimo della soddisfazione è vedere che, alcuni di loro, usano gli strumenti che metto a disposizione per creare delle loro storie e seguire i propri desideri".
Che idea si è fatta del mondo social? C’è chi vede solo gli aspetti negativi…
"I social, come altri contesti, offrono sia il bello che il brutto. Sono realtà autogestite. Ognuno porta i suoi valori. Credo che i genitori dovrebbero fare una scrematura iniziale mentre i creator dovrebbero essere autocritici circa i loro messaggi. Capire cosa possono generare tra chi li segue. Io provo a portare qualcosa di più".
Il più bel complimento che le hanno fatto…
"Il più bello... “che sono diventato un’illustratrice grazie a te“. Da abbraccio caloroso, non c’è dubbio…".
Ormai vive e lavora a Milano in maniera stabile. Le piace Milano? Come la definirebbe?
"Una città in cui, all’inizio, non è facile ambientarsi. Sembra fredda ma non è così. In realtà, è multietnica. Però ti dà tanto: eventi, contatti, opportunità. Mi manca un po’ la tranquillità. Mi piacerebbe avere il mio studio con la grande finestra che si affacci su un monte".