
Gigi Cifarelli
Il jazz e l’arte della manutenzione della bicicletta. Con la musica afroamericana Gigi Cifarelli ha lo stesso approccio muscolare che ha con i pedali. "Ho iniziato ad andare in bici a dodici anni e non ho più smesso", ammette. E in fondo al rettilineo di questa giornata domenicale c’è il palco del Blue Note, dove il chitarrista pavese di nascita e milanese d’adozione è in scena alle 20.30 in "C’era una volta Wes", affiancato da Yazan Greselin all’organo, Matteo Frigerio alla batteria, Dario Tanghetti alle percussioni. Ospite speciale Michele Monestiroli al sax.
Si tratta di una serata-tributo a John Leslie “Wes” Montgomery.
"A mio avviso, Montgomery sta al jazz come Hendrix al rock. Personaggio incredibile che in vita non è riuscito a godere di tutta la considerazione che avrebbe meritato".
Con Django Reinhardt e Charlie Christinan, il chitarrista d’Indianapolis rappresenta la santa trinità della chitarra jazz.
"La sua grande scuola è stata proprio la musica di Christinan, anche se poi Wes ha innovato profondamente il mondo della chitarra con l’utilizzo del pollice al posto del plettro e l’utilizzo delle ottave in un linguaggio strumentale usato poi da tutti".
Potendo allargare il repertorio della serata in che direzione avrebbe guardato?
"Sarei andato, magari, a pescare cose di altri grandissimi nati in questo mese molto speciale. Se Montgomery era del 6 marzo, infatti, Nat King Cole era del 17, George Benson è del 22, Aretha Franklin era del 25".
Ha collaborato con grandissimi artisti del jazz e del pop, quale le ha lasciato il segno più profondo?
"Brian Auger. Il tastierista inglese è infatti quello in cui mi sono visto più allo specchio. Ma debbo tantissimo pure a Tullio De Piscopo, a Franco Cerri, e a Giorgio Vanni, indimenticato proprietario del Capolinea di Via Ludovico Il Moro".
Guardando fra i ricordi, momenti speciali?
"Più che momenti, una giornata: quella del 19 aprile 1989. Sulla segreteria telefonica trovai la voce di Massimiliano Pani che mi invitava a suonare in ‘Uiallalla’, il nuovo album di Mina. La stessa sera il Milan batté 5-0 il Real Madrid e subito dopo, in una discoteca, conobbi la cantante Angela Baggi, con cui seguì lungo fidanzamento. Più speciale di così".