
Alessandro Volta
Il 18 febbraio di 277 anni fa nasceva a Como Alessandro Volta, chimico fisico, inventore e accademico italiano, scopritore del gas metano e inventore del primo generatore elettrico mai realizzato, la pila. E proprio all'invenzione della batteria resta indissolubilmente legato il suo nome. Tanto che ogni anno, il 18 febbraio, si celebra la Giornata Internazionale della batteria.
- La scoperta della pila
- Il principio della cella galvanica, ecco come funziona
- Dalla pila alla moderna batteria al litio
- Come far durare di più le batterie dello smartphone
La scoperta della pila
La data che viene attribuita dagli storici al debutto della prima batteria è però quella del 1801, quando venne ufficializzata l'invenzione della pila con un annuncio presso la Royal Society of London for Improving Natural Knowledge. Nonostante abbia raggiunto un'età di ben 221 anni e si sia evoluta costantemente, la batteria resta un elemento sempre più importante nella vita di ogni giorno.
Il principio della cella galvanica, ecco come funziona
Le batterie funzionano secondo il principio della cella galvanica, in cui le particelle caricate elettricamente scorrono in un circuito dal polo negativo al polo positivo per generare elettricità. La batteria è sia un accumulatore di energia elettrochimica che un convertitore: quando scarica, l'energia chimica immagazzinata viene convertita in energia elettrica dalla reazione elettrochimica. Questa energia convertita è quindi disponibile per i dispositivi di consumo indipendentemente dalla rete elettrica. Davvero lontana secoli dal suo design originale semplice e dalla capacità limitata, oggi la batteria è altamente sviluppata e performante in base alle esigenze dei dispositivi di utilizzo.
Dalla pila alla moderna batteria al litio
Le attuali batterie agli ioni di litio sono poco più quarantenni, infatti sono nate nel 1979, quando i ricercatori John B. Goodenough e Koichi Mizushima svilupparono una cella al litio ricaricabile con circa 4 Volt, che utilizzava il biossido di cobalto di litio come elettrodo positivo. Quello di 43 anni fa è stato il punto cruciale della nuova era della batteria, proprio grazie alla possibilità di ricaricarla facilmente, il prerequisito fondamentale anche per la mobilità elettrica, come ricorda Twaice, il gruppo che supporta le aziende di tutti i settori con software di analisi predittiva della batteria.
Come far durare di più le batterie dello smartphone
I telefonini di ultima generazione sono dotati di un'autonomia sempre maggiore, grazie anche alla tecnologia delle batterie moderne agli ioni di litio. Ma come portare al massimo il rendimento della batteria evitando che si scarichino prima del previsto? Ecco alcuni accorgimenti suggeriti dagli esperti:
- tenere la carica della batteria tra il 20% e l'80%, non caricarla al 100% e non scaricarla fino alla fine. Meglio evitare di lasciare il telefono in carica tutta la notte e, se possibile, tenerlo in un ambiente fresco. Le batterie si consumano meno se si ricaricano a una temperatura tra 15 e 25 gradi.
- Evitare la ricarica veloce se non è strettamente necessario, non fa bene alla batteria
- Quando non si usano, meglio spegnere i servizi che consumano continuamente, come la localizzazione.