Una mostra tutta da "ascoltare". Pirelli HangarBicocca presenta “Improvisation in 10 Days”, la prima personale in Italia di Tarek Atoui, artista e compositore elettroacustico che utilizza il medium del suono per innescare nel pubblico reazioni fisiche e intellettuali e sollecitare attività di percezione, esperienza e conoscenza.
Attraverso installazioni, ambienti acustici complessi e performance collaborative, Tarek Atoui promuove sperimentazioni capaci di ampliare il concetto di ascolto e porta avanti una costante ricerca artistica che trae origine da differenti contesti geografici, storici e sociali.
"A Milano, la mia proposta è un omaggio all’improvvisazione", spiega l’artista. Attingendo da un termine specifico del linguaggio musicale, Atoui esplora le potenzialità compositive in uno spazio, mettendo in dialogo le connotazioni materiali, scultoree, architettoniche e relazionali delle opere con la natura immateriale dei suoni e i loro riverberi nei corpi e nelle cose. Usando lo Shed come una grande tela bianca, l’artista disgrega e ricompone le opere appartenenti a una sua mostra precedente, e abbracciando l’identità dello spazio (un luogo di produzione) e le specifiche temporali (i giorni di allestimento) “improvvisa” movimenti, armonie e sintonizzazioni per creare un’esperienza collettiva e un ambiente sonoro.
È la prima volta che Atoui concepisce una mostra come un vero e proprio dispositivo capace di evolversi e materializzarsi nel tempo in una certa situazione, innescando una relazione dinamica tra lo spazio, gli strumenti e le persone. Il vero potenziale del progetto giace proprio nel suo stato “dinamico”, nella sua apertura al mutamento. Tarek aggiunge: "Non c’è ripetizione, non c’è un inizio e una fine nel senso di una composizione musicale o di una struttura che inizia e finisce. Ciò che si crea è un ciclo che è sempre in trasformazione e una relazione tra gli strumenti che è in continuo cambiamento".
Fra i lavori in mostra si segnala WITHIN (2013-in corso), tra i progetti storici dell’artista e ha origine da un workshop ideato e condotto da Atoui con una comunità di sordi. The Rain, uno dei gruppi di opere più inedite dell’artista, è dedicata alla pioggia. Caratterizzato dalla ricercatezza delle forme e dei materiali, come legno, corde e bronzo, il lavoro si ispira alle tecniche tradizionali coreane per la creazione di tamburi e all’artigianato di ceramiche e carta.
R.C.