
Luca Accattino e Matteo Italiano (Facebook Hmatt)
Milano, 1 dicembre 2016 - Sulla cresta dell'onda da quasi un decennio, gli Hmatt - duo composto da Matteo Italiano e Luca Accattino – è uno dei matrimoni artistici meglio riusciti su Youtube. I due giovani torinesi (ma attivi da tempo a Milano), infatti, hanno iniziato la loro attività nel lontano 2007, quando il Tubo in Italia era ai primi passi, con le parodie di canzoni in playback. E ne sono diventati i re indiscussi nel panorama del web italiano. Oggi, a cavallo dei trenta anni, si trovano circondati da colleghi con dieci o quindici anni in meno. In un mondo dell'entertainment completamente cambiato e nel quale le figure dei creator hanno assunto un ruolo di primo piano, ormai sovrapponibile alle star televisive degli anni Novanta e Duemila. E hanno dovuto cambiare pelle. Mantenendo però il talento comico, la spontaneità e l'umiltà (quella vera, non artefatta per raccogliere visualizzazioni e like). Come è nato il “progetto” Hmatt? “A dire la verità non è mai nato, non c'era una vera e propria idea. Abbiamo semplicemente visto dei ragazzi tedeschi e cinesi che facevano parodie di cantanti in playback e, con la nostra prima telecamera, abbiamo cercato di imitarli. Da quel momento non abbiamo più smesso, arrivando anche a vincere alcune competizioni mondiali di playback”. Come avete gestito il successo? “Non ci aspettavamo un successo di questa portata. All'inizio eravamo studenti e questo – a differenza di quanto avviene oggi – non ci ha aiutato. I nostri compagni ci insultavano pesantemente, oggi le stesse persone ci chiamano per fare video insieme e si vantano di conoscerci. E' stata una bella rivincita”. Quando è arrivata la consacrazione? “Con la diffusione capillare di Facebook nel 2009. La prima richiesta di autografo è stata in un centro commerciale. Una ragazzina si è avvicinata e ci ha chiesto un autografo sul diario. Pensavamo fosse uno scherzo. Poi, fino al 2012, abbiamo avuto una grande notorietà, ci scrivevano flirtando le mamme dei ragazzi che seguivano i nostri video. Vogliamo fare su questo punto un appello: potete scriverci ancora (ridono). A parte gli scherzi, a volte restiamo colpiti per il grande affetto che il pubblico prova per noi dopo tutti questi anni”. Quanto è cambiato il lavoro dei creator rispetto a dieci anni fa? “Molto, a noi piacerebbe una fusione tra il passato e il presente. Sarebbe bello avere la visibilità di oggi con la testa e le modalità di un tempo. All'epoca si faceva questo 'lavoro' con passione, grazie a sfumature più artistiche”. Che rapporto avete con le parodie, un vostro 'marchio di fabbrica'? “E' stata lo sviluppo naturale dal playback che già facevamo. Qualcosa di diverso dai gattini che inondavano youtube. Purtroppo è diventata un'arma a doppio taglio perché tutti si aspettano da noi solo parodie. E, con il tempo, siamo arrivati a odiarle: dobbiamo ascoltare il testo per centinaia di volte per farne una. Per quella di Miley Cyrus per esempio ci abbiamo impiegato sedici giorni”. Anche la parodia di Fedez è stato un successo... “Con lui abbiamo instaurato un bel rapporto, in definitiva è nato su Youtube e seguiva i nostri video. Anche la mamma di Fedez ci adora”. Quali contenuti vorreste produrre? “Noi vorremmo fare comedy sitcom, ma la cosa richiederebbe tempi, aiuti e attrezzature che non abbiamo. Abbiamo comunque in mente nel nostro futuro di fare qualcosa che possa fondere il vecchio e il nuovo in una forma artistica per educare il pubblico che, essendo cambiato, non ha più gli strumenti per capire la qualità di un video”. E' una questione anche generazionale? “Senza dubbio una delle finalità sul nostro canale è quella di alzare l'età media del nostro pubblico. Ora il grosso ha tra i 18 e i 24 anni. Ma non siamo ancora soddisfatti”. Quanto è difficile tenere in piedi una collaborazione come la vostra? “Ci siamo conosciuti nel 1998 e siamo diventati amici. Solo amici, siamo eterosessuali. E pure tanto! (ridono) Capita di litigare, ma bisogna lavorare e a un certo punto è giusto far passare le incomprensioni. Anni fa il canale è rimasto fermo per sette mesi in seguito a un nostro litigio. Il motivo? Le donne”. Cosa faranno gli Hmatt tra dieci anni? “Il nostro sogno è quello di fare uno spettacolo cinematografico totalmente nostro. Oppure, restando in un campo più realistico, potremmo essere talent scout. In fondo siamo già un po' i manager degli youtuber più giovani, sono i nostri fratellini”.