
L’imponente opera di Enrico Baj ha finalmente trovato una casa definitiva in una sala monografica dedicata all’artista, nella Galleria Gesti e Processi
Finalmente una collocazione definitiva per la celebre opera di Enrico Baj ‘I funerali dell’anarchico Pinelli‘ (1972), che va al Museo del Novecento, in una sala monografica dedicata all’artista. Da oggi sarà esposta al pubblico, questa installazione polimaterica, in uno spazio dedicato a Enrico Baj all’interno della Galleria “Gesti e processi” recentemente riallestita.
La sala si apre su piazzetta Reale rafforzando l’idea del Museo come soglia: lo sguardo del visitatore si allarga sull’esterno mentre anche i passanti possono scorgere l’opera dalla strada come già avviene in Piazza Duomo con l’ormai iconica Sala Fontana. Il dialogo con la città rafforza la denuncia civile di un episodio drammatico che ha segnato la vita cittadina e dell’intera nazione.
"Dopo la conclusione della mostra di Palazzo Reale, l’opera monumentale di Baj trova finalmente nel Museo del Novecento il suo luogo ideale. Con questa collocazione permanente, l’opera viene restituita alla città, arricchendo il percorso del museo e invitando il pubblico a riflettere sulla rilevanza dell’arte contemporanea nella costruzione della nostra memoria collettiva - ha detto l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Parte di un processo più ampio di ripensamento e rinnovamento dell’intero percorso espositivo, in vista del nuovo Arengario, l’arrivo dell’opera di Baj rappresenta un momento significativo nel lavoro che stiamo facendo per arricchire ulteriormente l’offerta culturale della città, consolidando il Museo del Novecento come punto di riferimento nazionale e internazionale".
Il riferimento a Guernica (1937) di Picasso è esplicito, lo ritroviamo nell’impianto compositivo e nella spazialità immersiva, nelle figure scomposte e nelle espressioni sconvolte dallo sgomento e dal terrore. Ma anche nel voler condividere, attraverso l’arte, lo sdegno e il dolore di fronte ai fatti violenti che hanno coinvolto la società civile tutta. L’opera ‘I funerali dell’anarchico Pinelli’, alta tre metri e lunga dieci, è composta da figure ritagliate su sagome di legno e assemblate con la tecnica del collage, tipica di Baj. L’installazione completa il percorso espositivo della Galleria “Gesti e processi” che racchiude opere dagli anni Sessanta agli anni Novanta.