MARIA GRAZIA LISSI
Cultura e Spettacoli

Il Collegium di Gent alla Scala con Monteverdi

La stagione della Filarmonica ospita il coro e l’orchestra del Collegium vocale Gent guidati dal fondatore e direttore principale...

La stagione della Filarmonica ospita il coro e l’orchestra del Collegium vocale Gent guidati dal fondatore e direttore principale...

La stagione della Filarmonica ospita il coro e l’orchestra del Collegium vocale Gent guidati dal fondatore e direttore principale...

La stagione della Filarmonica ospita il coro e l’orchestra del Collegium vocale Gent guidati dal fondatore e direttore principale Philippe Herreweghe (nella foto), domani alla Scala (ore 20). In programma uno dei grandi capolavori della musica sacra del XVII secolo, il "Vespro della Beata Vergine" di Claudio Monteverdi, con un cast di voci di altissimo livello fra cui le soprano Hannah Morrison e Barbora Kabátková, i tenori Benedict Hymas, William Knight, Guy Cutting, Samuel Boden, i bassi Johannes Kammler e Jimmy Holliday.

Composto poco dopo l’Orfeo e dedicato a Papa Paolo V, il Vespro sorprende per audacia e forza emotiva, intrecciando stile antico e moderno, polifonia rinascimentale, monodia accompagnata e concertato. Herreweghe e il Collegium, che questi ha fondato nel 1970 all’università di Gent proprio per interpretare i capolavori del passato, lavorano al Vespro dal 2018, quando lo hanno registrato per la loro etichetta discografica (PHI). Con il suono cristallino che l’attenzione al testo, all’autenticità delle fonti e alla cura nell’interpretazione hanno costruito nei 55 anni di vita del Collegium e l’hanno fatto conoscere in tutto il mondo: 130 concerti all’estero ogni anno e un repertorio che spazia dai piccoli gruppi da camera agli oratori moderni per più di ottanta voci.

Monteverdi, al passaggio tra Cinquecento e Seicento, inaugurò l’epoca moderna nella musica occidentale, con una dimensione non più destinata solo all’aristocrazia e agli intellettuali e un’espressione più “personale“ dell’artista.

Grazia Lissi