ANDREA SPINELLI
ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

"Il mio tributo a papà Ivan". Filippo Graziani al Manzoni

"Le scarpe da tennis bianche e blu…". Dedicato ad Ivan che il prossimo 6 ottobre avrebbe compiuto ottant’anni. “Lugano addio”,...

"Le scarpe da tennis bianche e blu…". Dedicato ad Ivan che il prossimo 6 ottobre avrebbe compiuto ottant’anni. “Lugano addio”,...

"Le scarpe da tennis bianche e blu…". Dedicato ad Ivan che il prossimo 6 ottobre avrebbe compiuto ottant’anni. “Lugano addio”,...

"Le scarpe da tennis bianche e blu…". Dedicato ad Ivan che il prossimo 6 ottobre avrebbe compiuto ottant’anni. “Lugano addio”, infatti, è uno dei super classici che Filippo Graziani tira fuori dal cappello a cilindro dei ricordi nella serata-tributo per il padre in calendario domani al Manzoni. Un viaggio nei complessi mondi femminili del chitarrista abruzzese popolati di Marte, Monne Lise, Agnesi, che il figlio riscoprire assieme al fratello Tommaso Graziani, batteria, Francesco Cardelli, basso, Lorenzo Fornabaio, chitarre, Stefano Zambardino, tastiere, e Marco Benz Gentile, violino.

"Deve passare un po’ di vita per capire fino in fondo certe canzoni e diventare credibili nel riproporle, anche perché le mie preferite stanno nel primissimo periodo di Ivan, quello di album come ‘Desperation’ e ‘La città che io vorrei’, ma anche in ‘Seni e coseni’ che reputo il disco della sua maturità espressiva", racconta Filippo, che aveva solo 15 anni quel primo gennaio 1997 in cui papà se n’è andato. "A Milano, in un paio di brani, ci sarà sul palco con noi pure Manuel Agnelli, ma non abbiamo deciso ancora cosa fare. Lui è sempre stato un sostenitore di mio padre e pure ad X-Factor assegnava ai ragazzi diverse canzoni sue. Io poi ho un legame affettivo con gli Afterhours, perché sono cresciuto in un club dov’erano praticamente di casa quale il Velvet di Rimini". L’anno scorso Zucchero ha rifatto “Agnese” nel suo album di cover, ma i mondi di Graziani continuano ad influenzare pure generazioni più giovani. "A mio avviso, uno dei più affini a lui e alle sue canzoni è Lucio Corsi, anche per quella dimensione di provincia in cui sono immerse le canzoni che scrive". In scena pure un’installazione di Marco Lodola. "Con lui ci conosciamo da quando ha realizzato la statua luminosa di papà nel cuore di Teramo, diventata tappa fissa dei fans" racconta Graziani. "Così, nel momento di mettere in piedi questo tour celebrativo, l’ho chiamato e lui ha realizzato, nel suo stile, la torta di compleanno che abbiamo sul palco". Che domanda farebbe oggi Filippo a papà? "Avendo un figlio di due anni, gli chiederei che nonno gli sarebbe piaciuto essere".

An.Spi.