Ritorno alla grande per Lorenzo Viotti. Il direttore d’orchestra, amatissimo dal pubblico del Piermarini, inaugura un anno di frequenti esecuzioni mahleriane per la Filarmonica dirigendo la "Sinfonia n. 6" per il secondo appuntamento della Stagione Sinfonica del Teatro, lunedì 13, venerdì 17 e lunedì 20 gennaio, alle ore 20; sul leggio la partitura della "Sinfonia n° 6 in la minore" (Tragica) di Mahler. Direttore d’orchestra svizzero, Lorenzo Viotti è direttore musicale dell’Orchestra Gulbenkian e direttore principale dell’Orchestra Filarmonica dei Paesi Bassi, dell’Orchestra da camera dei Paesi Bassi e dell’Opera Nazionale neerlandese.
Il Maestro propone una sinfonia complessa e tragica come la Sesta di cui Mahler (1860–1911) scriveva: "La mia Sesta proporrà enigmi la soluzione dei quali potrà essere tentata solo da chi abbia assimilato le mie prime cinque Sinfonie". In un’architettura musicale di grande intensità avviene "la lotta dell’uomo contro il destino". Composta fra il 1903 e il 1905, ma la versione definitiva è datata 1907, è una ricerca di nuovi suoni, timbri; il primo movimento "Allegro energico ma non troppo" introduce un tema di potente drammaticità, Lo "Scherzo" pur nella sua "naturalezza" acquista un sapore amaro come una risata sbagliata e inopportuna. L’ "Andante moderato" porta in una terra di nessuno, in una transizione che esplode nel "Finale", una delle pagine sinfoniche più dense e immense di Mahler.
La "Sesta Sinfonia" del compositore viennese fa parte, come la sua "Quinta Sinfonia" della musica che accompagna la dolorosa morte di Dirk Bogarde nel film di Luchino Visconti "Morte a Venezia". E proprio nella Sesta Sinfonia, in un’atmosfera cupa, un individuo, come l’attore, si trova in preda allo sconforto e alla disperazione, alla lotta contro l’abisso della morte.
Figlio del direttore Marcello Viotti, prematuramente scomparso nel 2005 mentre dirigeva "Manon Lescaut" a Monaco, Lorenzo nasce a Losanna nel 1990; la madre, Marie-Laurence, è violinista, la sorella Marina mezzo soprano e i due fratell cornisti. Lorenzo Viotti ha studiato pianoforte, canto e percussioni a Lione. Successivamente a Vienna ha frequentato il corso di direzione di Georg Mark e ha suonato come percussionista con diverse orchestre, tra cui la Filarmonica di Vienna.
L’ultima volta che Lorenzo Viotti è salito sul podio dell’Orchestra del Teatro alla Scala è stato lo scorso anno; in quell’occasione aveva diretto musiche di Rimskij-Korsakov, di Ravel (con il pianista francese David Fray) e di Rachmaninov.