
Jovanotti all'università Bicocca di Milano per il progetto Ripartyamo
Tutti a lezione di sostenibilità dal professor Lorenzo Cherubini. Questa mattina nell'aula magna dell'università Bicocca di Milano a salire in cattedra è stato Jovanotti. Il cantautore di Cortona ha parlato agli studenti di "Ripartyamo", il progetto green che caratterizzerà questa nuova edizione del Jova Beach Party, la prima dopo la pandemia da coronavirus. "Non esiste ambito delle attività umane che possa chiamarsi fuori dalla tutela ambientale - ha esordito Jovanotti in un'aula magna quasi del tutto gremita -. Da ragazzino mettevo da parte i soldi per andare ai concerti perché mi piaceva la musica, ma anche perché mi cambiavano la vita. La mia capacità di reazione e di concentrazione veniva moltiplicata grazie all'energia di un concerto. Io non me ne rendevo conto, ma in quei momenti recepivo e assorbivo i messaggi che venivano veicolati". "Un concerto - ha proseguito - è una festa e la festa è un’idea di mondo che uno in quel momento prova a trasformare in realtà in base a dati incerti". In questo solco si inserisce l'obiettivo di Jova Beach Party: "Quando abbiamo deciso di organizzare il Jova Beach Party nella natura antropizzata, abbiamo pensato proprio che offrendo al pubblico informazioni in merito ai comportamenti, a quello che ognuno può fare nel proprio ambito, quell’informazione in quell’ambientazione sarebbe potuta arrivare in modo più efficace".
La sfida era quella di lasciare le spiagge perlomeno come erano in origine. "Un po’ conosco il mio pubblico e sapevo che era pronto a vivere responsabilmente la festa - ha spiegato Jovanotti -. Non potevo avere la certezza, ma quando ho visto che le spiagge erano state lasciante in alcuni casi anche meglio di come erano in origine mi sono quasi commosso. Negli anni Ottanta a Venezia con i Pink Floyd è stato un disastro ed è stato uno shock per tutti, ma oggi il pubblico è cambiato, è attento. Jova Beach party non è un concerto, è un’avventura, chi viene sa che c’è la partecipazione totale del sè".
Ripartyamo rappresenta la naturale evoluzione del "Jova Beach Party vol.1". In ognuno dei villaggio non ci sarà plastica: l'acqua sarà distribuita in lattine di alluminio o in bicchieri di carta compostabile. Fiab preparerà dei percorsi protetti per chi vuole arrivare in bicicletta allo show e Trenitalia metterà a disposizione navette a tariffe speciali. Ma non solo. Grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo - che ha raccolto tre milioni di euro - e Wwf - che ha fatto da guida e da "controllore" per tutti gli aspetti green di questo progetto - saranno puliti 20 milioni di metri quadrati di terreno in tutta Italia. L'equivalente, in superficie, del 60% di tutte le coste italiane. "Non solo - ha raccontato Donatella Bianchi, presidente del Wwf -. Saranno ripristinate anche alcune zone naturali, come quelle di Albenga, Marina di Ravenna, del Seveso a Bresso, del bosco di Policoro, di Castel Volturno".