
Il chitarrista romano Roberto Angelini e il violinista brasiliano Rodrigo D’Erasmo
Un disco da leggere. E un libro da ascoltare. Sotto la luna (rosa) di Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo c’è pure l’amatissimo Nick Drake e quel suo verso che dice: "Al sicuro nel grembo / di una notte eterna / scopri che l’oscurità / può dare la luce più brillante". Ed è in questa tenebra carica di promesse che il chitarrista romano e il violinista brasiliano trapiantato a Milano sprofondano mercoledì prossimo il popolo del Germi, suonando e raccontando “Il dominio della luce”, progetto musical-letterario, in uscita venerdì, che prosegue il cammino iniziato assieme nel 2005 con l’album “PongMoon”, proprio nel segno di Drake. Ma stavolta il mitologico cantautore inglese, riferimento obbligato di entrambi, c’entra solo per l’approccio acustico di tutta l’operazione, visto che il materiale è tutto loro. Vinile strumentale e visionario, “Il dominio della luce”, chiamato a dialogare con i pensieri, le riflessioni, le note a margine racchiuse da venti loro amici nel volume allegato. Preziosa appendice che Flavia Mastrella chiude con un tributo a Paolo Benvegnù, citando gli Scisma di “Rosemary plexiglas”. "Ci piace considerare questo album come la colonna sonora di un film immaginario, quello tratteggiato pure dagli autori che nel libro interpretano la nostra musica alla loro maniera e Gianluigi Toccafondo che, coi suoi colori e il suo tratto, ne trae delle tavole", ammette la coppia Angelini-D’Erasmo, che presenterà questa sua nuova fatica pure al Salone del Libro di Torino.
Com’è nata l’idea de “Il dominio della luce”?
Angelini: "È venuta a Rodrigo, ispirato dal quadro di René Magritte “L’impero della luce“. Pure la chiamata alle arti del libro arriva da lì, perché in questo periodo di buio politico ed esistenziale raccogliere pensieri, poesie, racconti, sul rapporto tra luce ed ombra può dare risultati stimolanti".
“L’Empire des lumières” è un tema legato a più quadri di Magritte. Pure nel vostro caso da un progetto potrebbero nascerne altri?
Angelini: "Sì. L’importante è non ripetersi. Se quella del volume condiviso è stata la formula del primo lavoro, il secondo ce lo immaginiamo scritto da una mano sola. Di autori che ci piacciono ce ne sono diversi e, anzi, qualcuno abbiamo già iniziato a sondarlo".
Come avete reperito gli interventi contenuti del libro?
D’Erasmo: "Partendo dalle persone prossime, con cui c’è dell’amicizia, nel mio caso Vasco Brondi, Antonio Rezza, Chiara Gamberale… In quello di Roberto, Telmo Pievani, Flavio Peri o il giovanissimo Federico Baldi che è addirittura un suo allievo all’Officina Pasolini di Roma. Ma non mancano collaborazioni nate in corso d’opera durante la lavorazione di questo progetto, come quella con Francesca Mannocchi, ma anche con Paolo Nori, di cui sono un grandissimo fan, Vittorio Lingiardi che ho scoperto di recente grazie al suo bellissimo “Corpo umano“ e ho “agganciato“ via Instagram".
Nel libro, fra gli altri, ci sono pure il favolista Tommaso Di Dio, Filippo Timi, Gemitaiz e Marco Mottolese, che ne firma la prefazione. Dal vivo come farete?
Angelini: "In queste prime presentazioni stiamo cercando di averne alcuni. Al Germi, ad esempio, dovrebbero venire Telmo Pievani, Fabio Peri ed Enrico Gabrielli. Per il tour autunnale, invece, stiamo pensando di offrire alcuni estratti del libro, letti dagli stessi autori, con l’ausilio di un affascinante soluzione analogica: un registratore su nastro di oltre trent’anni fa".
Cosa per voi c’è dopo queste presentazioni?
D’Erasmo: "Io arrangerò e dirigerò il tour con orchestra sinfonica dei Marlene Kuntz al via il 7 maggio dal Teatro Repower di Assago, mentre Roberto sarà in tour con Niccolò Fabi. Ci ritroveremo a metà novembre per varare il tour vero e proprio di questo nostro nuovo disco. Contemporaneamente lavorerò alla composizione di due colonne sonore".
Lei Angelini, che a “Propaganda Live” collabora con gli ospiti musicali della trasmissione, con chi s’è divertito di più?
"Una volta che ti trovi a suonare con Marcus Miller cos’altro puoi volere? Ma è stato piacevolissimo pure accompagnare Fantastic Negrito. Fra gli italiani ospitati di recente, La Niña è stata brava e divertente".