DIEGO VINCENTI
Cultura e Spettacoli

La nascita del teatro (in un bagno di sangue). Al Fontana la "sporca estasi" delle Baccanti

L’ultima tragedia classica nella versione di Giulio Santolini e Lorenza Guerrini .

Un momento dello spettacolo

Un momento dello spettacolo

Speriamo di non dover sacrificare nessuno. Nel senso proprio di non dover far fuori qualcuno sull’altare. Che poi, considerando la situazione, capace tiri una brutta aria per i critici teatrali. Ma la struttura interattiva de “Le Baccanti – Fare schifo con gloria“ non dovrebbe arrivare a tanto. In ogni caso l’appuntamento è al Teatro Fontana, il 23 e 24 aprile, con questo lavoro di Giulio Santolini, già artista per Sotterraneo e Collettivo cinetico. Una performance. Costruita sulla riscrittura euripidea di Lorenza Guerrini. In scena Mariangela Diana, Ilaria Quaglia e Veronica Solari, a condividere una partitura fisica. Dove si ripercorre l’ultima delle grandi tragedie dell’antichità classica, misterioso testamento sull’inizio del culto dionisiaco.

La nascita del teatro. In un bagno di sangue, visto che un matto decide di non rispettare una delle regole fondamentali del buon vivere: mai mettere in dubbio la natura divina di Dioniso. Mai. Il rischio è che la prenda male, facendo girar la testa alle donne della città. E poi è un attimo che passino le notti ubriache sul Monte Citerone, improvvisamente annebbiate (o illuminate?) dal germe della follia. Una specie di rave. Ma dai risvolti magici e sanguinari. Con le Baccanti pronte a squartare mandrie di mucche a mani nude, prima di passare ai rappresentanti di governo. D’altronde Euripide l’aveva specificato: "Anche se non lo vuole, questa città imparerà a conoscere i riti segreti di Bacco".

Fortunatissima Tebe, travolta dalle disgrazie a causa dell’imprudenza del proprio re Penteo. Non finirà bene. Ma qui lo sguardo è proiettato sul contemporaneo. I corpi femminili diventano veicolo per tornare a ragionare sul rito, sull’irriverenza, sulla perdita di controllo. Un risveglio dei sensi. In contrasto col tepore piccolo-borghese. Mercoledì, dopo il debutto, “Sporca estasi“: un dialogo aperto in compagnia di Santolini, Guerrini e Martina Treu, docente Iulm.

Diego Vincenti