
Premiata Forneria Marconi festeggia l’85° della nascita del cantautore con un doppio album dal vivo "Faber un giorno venne ad ascoltarci con un amico pastore, ci invitò a casa sua e ci propose il tour".
All’ombra dell’ultimo sole. "La Pfm c’insegna che, seppur di natura poco felice, ‘Il pescatore’ è una canzone con una struttura che ben si presta ad arrangiamenti movimentati" diceva Olly un paio di settimane fa nell’attesa di scendersene in Riviera a vincere il suo primo Sanremo rileggendo pure quel classico di De André col sostegno di Goran Bregović e della sua Wedding & Funeral Band. "Effettivamente, dopo averlo suonato in giro per trent’anni, ‘Il pescatore’ oggi è forse più riconoscibile nella nostra versione che in quella originale", ammette Lucio “Violino” Fabbri raccontando come mai la musica di Faber sia ancora oggi un riferimento per i ragazzi come Olly e perché la Premiata Forneria Marconi abbia scelto di festeggiarne l’85° anniversario della nascita con un doppio album dal vivo in cui trovano posto tutte le rivisitazioni del celebrato repertorio nella versione riveduta e corretta per il tour congiunto dell’inverno 1978-1979. Il disco documenta fedelmente i concerti-tributo a De André, tranne che ne “La canzone di Marinella”, eseguita dal vivo con la voce registrata dello stesso Fabrizio e qui cantata da Franz Di Cioccio per una questione di diritti.
Visto che un album dal vivo dal nome “Pfm canta De André” l’avevate pubblicato già nel 2008 questo s’intitola “Pfm canta De André Anniversary”.
Patrick Djivas: "Si tratta di un disco che potrebbe essere uscito ieri come quarant’anni fa. I ragazzi hanno bisogno di qualcosa in cui credere e Fabrizio De André è così fuori dalle righe, dalla banalità quotidiana, che è facile aggrapparcisi. A Sanremo è successo così pure ad Olly".
Perché la formula funzionò?
Di Cioccio: "Perché noi siamo sempre stati più musicisti che poeti e finimmo così per trovare completamento nella straordinaria penna di Fabrizio".
Un fortunato imprevisto.
Flavio Premoli: "Direi proprio di sì, visto che il nostro incontro avvenne grazie ad un paio di casualità. Ci trovavamo infatti in Sardegna per un concerto e lui venne ad ascoltarci con un amico pastore. A fine spettacolo volle conoscerci dicendo che, se fossimo stati liberi, il giorno successivo ci avrebbe ospitati volentieri a pranzo. Eravamo liberi e lo raggiungemmo a casa sua all’Agnata. Fu a tavola che De André se ne uscì con l’idea del tour assieme, credo suggestionato anche dalle scelte ‘elettriche’ fatte in quegli anni da un suo grande riferimento quale Bob Dylan".
Perché?
Premoli: "Forse perché aveva bisogno di una tribù che lo proteggesse e vide nell’idea di gruppo il contesto ideale".
Avventura che portò molto pure a voi.
Djivas: "Assolutamente. Poco dopo quell’esperienza pubblicammo l’album ‘Suonare suonare’ di cui eravamo gli autori di tutte le musiche e di tutti i testi compiendo così un salto di qualità rispetto al passato".
Diversi brani sono tratti da “La Buona Novella”.
"Fabrizio lo conoscemmo suonando in quel suo album attinto dai Vangeli Apocrifi, quando ci chiamavamo ancora I Quelli. Così nel 2010, per il quarantennale, abbiamo pensato di fargli un regalo risuonando l’intero album. Una parte di quel repertorio trova posto pure nello show documentato dal disco".
Nell’album ci sono pure “Impressioni di settembre” e “Celebration”.
"Trattandosi di un album in cui la Pfm canta De André, abbiamo voluto mettere pure un po’ di Pfm, come facciamo dal vivo al momento del bis".
Ed ora i concerti.
Di Cioccio: "A fine aprile mettiamo in strada il Doppia Traccia Tour che gioca su un repertorio double face: nella prima parte i successi della Premiata e nella seconda quelli di De André. L’estate la passeremo suonando sotto le stelle in Italia.
Poi probabilmente in tour in Giappone...Insomma, un bel modo di festeggiare assieme 55 anni di Pfm".