
All’Auditorium di Milano domani alle 20 e domenica alle 16 un incontro musicale dedicato al primo periodo compositivo di...
All’Auditorium di Milano domani alle 20 e domenica alle 16 un incontro musicale dedicato al primo periodo compositivo di Dvořák e alla classicità potente di Haydn: sul podio a dirigere l’Orchestra Sinfonica il maestro Claus Peter Flor. In programma la “Sinfonia n. 5” di Antonìn Dvořák che l’autore scrisse in sole sei settimane durante l’estate del 1875; il compositore ceco fu uno dei primi a ristabilire la struttura della sinfonia classica dandole una nuova, moderna interpretazione. Contraltare di quest’opera è il grande classico di Franz Joseph Haydn, la “Sinfonia n. 101” detta “L’orologio”, che fa parte delle Sinfonie londinesi, ultimo capitolo della parabola compositiva del maestro austriaco. Claus Peter Flor (nella foto), oggi direttore emerito della Sinfonica, ne è stato direttore ospite principale dal 2003 al 2008, poi direttore musicale dal 2018 al 2022. Anni intensi che hanno segnato la storia della compagine di Largo Mahler. Con il tedesco Flor l’orchestra ha approfondito il repertorio dell’Europa centrale e si è confrontata con audacia con grandi capolavori.
Tornando al programma, nella “Sinfonia 101 in Re maggiore” si dispiega tutta la capacità sinfonica di Haydn; fu ribattezzata dal pubblico e dalla critica “l’orologio” per l’andamento iniziale del tempo, in cui lo staccato dei fagotti e il pizzicato degli archi sembrano imitare il ticchettio di un pendolo. Rappresentata a Londra nel 1794, riscosse subito un enorme successo; molti storici vi riconoscono un’ampia visione, quella che darà le basi a Beethoven.
Grazia Lissi