DIEGO VINCENTI
Cultura e Spettacoli

L’amore nei favolosi ’60. In sei film da poster

Probabilmente, sedute tutte insieme a tavola, finirebbero per litigare. Ogni coppia a sintetizzare un’idea diversa dell’amore, della passione, della necessità....

Probabilmente, sedute tutte insieme a tavola, finirebbero per litigare. Ogni coppia a sintetizzare un’idea diversa dell’amore, della passione, della necessità. A volte solo del bisogno di percorrere fianco a fianco un pezzo di strada e poi ciao. Il bello è che al cinema tutto questo si trasforma in una manciata di titoli che hanno formato il nostro immaginario collettivo. Da rivedere grazie alla rassegna “6 coppie 6 film degli anni ‘60“, un’idea della Cineteca, dal 26 aprile all’11 maggio all’Arlecchino. Opere iconiche. Da poster in camera. Tipo Alain Delon e Romy Schneider, uno più bello dell’altra ne “La piscina“ di Jacques Deray. Film ad altissimo grado di seduzione, mezzo thriller, cult citatissimo. Nel cast anche Jane Birkin, difficile dimenticarla. Si vede già domani alle 19.

Prima di un cambio radicale di atmosfere con “La vergogna“ di Bergman, Max von Sydow e Liv Ullman protagonisti loro malgrado di drammatici episodi bellici, finale ultrasimbolico. Più spensierato “Baci rubati“ di François Truffaut, quasi un manifesto del lato più divertito del regista francese, col suo Jean-Pierre Léaud qui affiancato da Delphine Seyrig (mercoledì 30 alle 19). E poi Dustin Hoffman e Mia Farrow in “John e Mary“ di Peter Yates; “Dolci inganni“ di Lattuada con Catherine Spaak e Christian Marquand; Albert Finney e Audrey Hepburn in “Due per la strada“, classicone del 1967 firmato da Stanley Donen.

Diego Vincenti