
I Last Day of Summer
Milano – Oggi è tutto marketing. Oggi il livello di attenzione dura una manciata di secondi. Giusto il tempo di una storia su Instagram. “Oggi è diventato tutto come delle mini porzioni da aeroplano”. Eppure Fabrizio Fabiano, anima inquieta dei Last Day of Summer, è convinto che si possa ancora sognare nel reale senza crearsi illusioni. Con la consapevolezza, però, che “esiste un inferno, ma anche qualcuno che ha le chiavi della porta per uscirne. Eppure nessuno, in fondo, lo vuole per davvero”. Ecco, “Non ci sarò” - il nuovo singolo della band col nome alla Cure che ha suonato con Sting e Shaggy a Sanremo 2018 e dopo lunghi tour a Est oggi oscilla tra pop, rock e pure richiami alla trap – vuole muoversi proprio in un terreno che mescola scetticismo e consapevolezza. Unica strada che possa far capire che “è importante godersi quello che si ha”. Non c'è niente di mercenario nel progetto musicale dei Last Day of Summer, “non viviamo nell'ossessione della scalata al successo, vogliamo solo cercare di dare qualcosa di nuovo a chi ci ascolta”. A cominciare proprio da “Non ci sarò”, brano che scava dentro a una storia d'amore distrutta e finita, con un forte richiamo ai Nickelback: da una parte una ragazza che riesce a star bene con se stessa mostrando maturità e lucidità nonostante tutto, dall'altra un ragazzo che fa fatica a governare le proprie emozioni e a guardare in faccia la realtà. E invece “è meglio accettare le situazioni per quello che sono, solo così puoi affrontarle e viverle al meglio”. Il resto “lo canteremo nell'altra decina di brani dell'album a cui stiamo lavorando. Si chiamerà 'In vena' perché racconta tutto quello che mi passa dentro”. Come fosse 'un ultimo giorno d'estate', quel giorno malinconico che prepara a una stagione più triste, ma anche di cambiamento.