MONICA AUTUNNO
Cultura e Spettacoli

Le passioni e i segreti del genio. Lina Cavalieri, la caccia, i motori. La mostra che svela il mito Puccini

A Melzo l’esposizione organizzata per celebrare i cento anni dalla scomparsa del grande compositore. Lettere, fotografie, abiti e tanti oggetti che raccontano il maestro e la soprano che fu sua “musa“.

Le passioni e i segreti del genio. Lina Cavalieri, la caccia, i motori. La mostra che svela il mito Puccini

A Melzo l’esposizione organizzata per celebrare i cento anni dalla scomparsa del grande compositore. Lettere, fotografie, abiti e tanti oggetti che raccontano il maestro e la soprano che fu sua “musa“.

MELZO (Milano)

Libretti e note, abbigliamento e oggetti, foto e lettere, storia e aneddoto. Rivivono a Melzo il Maestro e la Soprano: è dedicata a Giacomo Puccini, a 100 anni dalla scomparsa, e a Lina Cavalieri, soprano internazionale che fu Tosca e Mimì, Fedora, Butterfly e Thais, la mostra evento “Puccini & Cavalieri, musica e canto“. Promossa da Utl Melzo nell’ambito dell’anno pucciniano, apre nei saloni della biblioteca Vittorio Sereni da sabato al 30 novembre.

Era il 29 novembre del 1924 quando Giacomo moriva a Bruxelles, la città degli ultimi anni. Nell’anno del centenario il curatore Alessandro Rovati e la musicista Lucina Invernizzi, già primo violino all’orchestra Rai, hanno pensato una mostra a due volti: quello del compositore e quello della Cavalieri, classe 1875, ammirata da Enrico Caruso, amica di Trilussa e D’Annunzio, che la definì "La donna più bella del mondo". "La mostra - dice Alessandro Rovati - racconta, grazie a preziosi cimeli di collezionisti, due personaggi straordinari. Legati dall’arte e da un solido rapporto".

In mostra lettere e decine di foto dei due artisti, soprattutto di lei, modella prediletta di Leopold Emile Reutlinger, il fotografo che amò Mata Hari e immortalò le veneri del Moulin Rouge e delle Folies Bergères. Poi oggetti di pregio, come i bianchi guanti di scena di Lina Cavalieri "con togliguanti in avorio chiamato Barella" e una scultura in terracotta che raffigura Puccini, opera dell’artista Federico Paris. Una chicca lo spartito originale della ninna nanna “...E l’uccellino“, scritta da Renato Fucini con Giacomo Puccini nel ricordo del figlio, scomparso a due anni, di un comune amico. "Erano amici di caccia - racconta Rovati - , una delle ‘malattie’ di Puccini. Aveva 17 fucili, con cui cacciava beccaccini sul lago di Montecuccoli".

I motori. "Possedette molte moto, 13 auto e 4 motoscafi. Nel 1904 ebbe un grave incidente con una De Dion-Bouton. Un anno dopo acquistava la sua prima Isotta Fraschini". E le donne: "Il suo amore fu Elvira, compagna e musa. Ma sedusse anche altre. Si racconta che la moglie di un generale prussiano, Josephine von Segel, si innamorò di lui solo ascoltando la sua musica". Al vernissage di sabato sarà ospite il baritono Alberto Noli. In mostra anche un carteggio con l’editore Treves sui diritti per la dannunziana “Rosa di Cipro“ e decine di immagini originali di grandi interpreti delle eroine pucciniane: fra le altre Renata Scotto e Claudia Muzio, Renata Tebaldi, Katia Ricciarelli e Maria Callas.