Le transizioni di Milano e la cultura politecnica

La mostra in via Ampère con Fondazione Ansaldo e la scuola di Architettura: 200 foto, video e opere d’arte.

Le transizioni di Milano e la cultura politecnica

Il plastico del 1928 della Fiera di Milano in una foto d’epoca in mostra (Courtesy Archivio Storico Fondazione Fiera Milano)

Duecento fotografie, 24 opere d’arte, tre postazioni video. Testi, materiali d’archivio originali e filmati. Si entra così nella mostra “Transizioni. Impresa – Lavoro – Società“, progettata da Fondazione Ansaldo nel 2023 a Genova e riallestita in via Ampère con un focus su Milano grazie alla collaborazione con la Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico. L’ultimo viaggio nella Cultura Politecnica (aperto alla città) è dedicato al tema delle transizioni, innescate dallo sviluppo industriale.

C’è il patrimonio della Fondazione Ansaldo a raccontare le trasformazioni, nelle filiere produttive ma anche nei costumi. Si ripercorre la terza rivoluzione, che passa dall’elettronica all’automazione e all’informatica. Si uniscono fotografie che provengono anche dall’Archivio Storico Fondazione Fiera Milano, dall’Archivio Storico Fotografico Aem, dal Gruppo A2A, dall’Archivio Storico Breda, dall’Associazione Museo della Melara e dalla Biblioteca Famiglia Meneghina–Società del Giardino. Materiali e documenti in dialogo con l’arte, con pezzi concessi in prestito da musei e collezioni private come le Gallerie d’Italia, l’Archivio Flavio Costantini, la Galleria Martini & Ronchetti e il Politecnico di Milano stesso. È esposto in mostra anche il polittico Epigenesi di Jonathan Guaitamacchi composto da sette opere distinte di grande formato e, a completare il percorso, c’è anche “Magnetic Nanoparticles“ di Michelangelo Penso. (Fino al 21 febbraio, dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 19).