"L’ingrendiente più importante?. La perseveranza"

Eclettico ed elegante Claudio Coviello, primo ballerino alla Scala, è in scena in questi giorni in "Lo Schiaccianoci" di Cajkovskij,...

Eclettico ed elegante Claudio Coviello, primo ballerino alla Scala, è in scena in questi giorni in "Lo Schiaccianoci" di Cajkovskij,...

Eclettico ed elegante Claudio Coviello, primo ballerino alla Scala, è in scena in questi giorni in "Lo Schiaccianoci" di Cajkovskij,...

Eclettico ed elegante Claudio Coviello, primo ballerino alla Scala, è in scena in questi giorni in "Lo Schiaccianoci" di Cajkovskij, coreografia di Nureyev (fino al 12 gennaio). Un anno importante che l’ha visto interpretare ruoli determinati nella carriera di ballerino. Coviello è stato un magnifico Des Grieux in "Manon Lescaut" e un intenso Armand Duval, affiancato dall’ètoile Alina Cojocaru, in "La Dame aux camélias", e si è fatto ammirare anche per la sua musicale bravura nel "Trittico Balanchine/Robbins".

Claudio come riesce a passare da un genere all’altro riuscendo sempre a dare il meglio?

"Perseverando. Il nostro è un mestiere meraviglioso ma deve essere coltivato nel tempo. A 5 anni sono entrato in una scuola privata della mia città, Potenza, a 10 ho iniziato a studiare professionalmente all’Opera di Roma. La passione arriva studiando, in casa mia nessuno conosceva la danza e da piccolo mai avrei immaginato che sarebbe diventato il mio mondo. Studio ogni giorno con la stessa tenacia di quand’ero bambino".

Nel balletto di queste settimane interpreta: lo schiaccianoci, il re dei topi e il principe. Quale ruolo le è più affine? "Il Principe. Sono molto romantico, è un ruolo per un danzatore elegante".

In Italia la danza continua essere la Cenerentola delle arti.

"La danza appartiene alla nostra cultura; il primo trattato di danza è uscito da noi nel 1581: "Il Ballarino" di Fabrizio Caroso. Spero che dal 2025 questa situazione possa cambiare, in giro per il mondo ci sono tantissimi bravi ballerini italiani".

Cosa le ha dato Milano?

"Mi ha aperto la mente, è internazionale. E ora sono come i milanesi, corro pure io".

G.L.