ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Lodovica Comello: "Violetta addio, il mio pubblico cresce con me"

L'ex Francesca della serie Disney sul palco degli Arcimboldi

Lodovica Comello (Bettolini)

Milano, 26 maggio 2017 - Anche se di questi tempi un posto da hostess sulla Air Rovazzi può apparire più sicuro che in Alitalia, Lodovica Comello scende dal pazzo jet di “Volare” per salire stasera, sabato 26 maggio, sul palco degli Arcimboldi. Il cameo nei panni di assistente di volo nel più virale dei videoclip in circolazione l’ha divertita, ma ora per “Lodo” è il momento di tornare alla musica e provare a capitalizzare l’esperienza sanremese de “Il cielo non mi basta”. L’ex Francesca della serie Disney “Violetta”, idolo delle teenager proprio come Ariana Grande, continua a reinventarsi senza sosta, passando dal karaoke in macchina di “Singing in the car” al ponte di comando della corazzata “Italia’s got talent” al rettangolo verde dello Stadio Olimpico per intonare davanti a Mattarella “Il canto degli italiani” prima della finale Juve-Lazio di Coppa Italia.

Lodovica, com’è nato il cameo di “Volare”?

"Mi ha telefonato Rovazzi spiegando che si trattava di un video complesso, con diversi personaggi. Ho trovato subito l’idea divertente, anche se solo a cose fatte mi sono resa conto che quel video è proprio una bomba. Trattandosi di un cameo di pochi secondi, a me e a Javier Zanetti sono bastati un paio di ciak".

Più complicate le riprese di “50 Shades of colours”, il suo ultimo videoclip.

"Pure il mio è un video complesso, con effetti, coreografie e una serie di costumi monocromatici. Grazie a un piano di riprese serrato, siamo riusciti a girarlo a Cinecittà World in una sola giornata, ma c’è voluta tanta, tanta preparazione".

Con questo tour prova a sganciarsi definitivamente dal magico mondo di “Violetta”.

"Beh, sono cresciuta io ed è cresciuto pure il mio pubblico. Così ho pensato a uno spettacolo col graffio rock, capace di reinventare in quella chiave pure vecchi brani come ‘Crazy love’ o ‘Universo’. Già a Roma, in occasione della prima data, mi sono resa conto di aver lasciato un pubblico di adolescenti e averne ritrovato uno di giovani donne".

Nello spettacolo c’è pure un inedito. Di cosa si tratta?

"È uno dei pezzi su cui sto lavorando; il processo creativo del nuovo album, infatti, è iniziato un anno fa, ma poi gli impegni televisivi hanno rallentato un po’ la marcia. L’inedito che presento agli Arcimboldi s’intitola ‘Change my life’ e ha una forte impronta elettronica, molto apprezzata, mi è sembrato, dal pubblico romano".

Cantante, attrice, showgirl, conduttrice tv. Qual è il ruolo in cui si ritrova di più?

"Non saprei. Il mio primo amore è stato la musica, ma nell’ultimo anno ho scoperto in tv cose nuove che mi appagano molto. Diciamo quindi che non ci sono la cantante, l’attrice o la showgirl, ma c’è solo Lodovica".

Lei è nata a San Daniele del Friuli, poi è volata in Argentina e ora vive a Milano. Perché?

"Perché penso che Milano sia la città perfetta per me. Dalla provincia mi sono catapultata infatti a Buenos Aires, che è una metropoli eccitante, ma sterminata, caotica, per poi scoprire che la dimensione giusta sta nel mezzo, soprattutto se hai la fortuna di vivere in una città grande ma a misura d’uomo, inclusiva e funzionale".

E suo marito Tomas Goldschmidt, uno dei produttori di “Violetta”, cosa ne pensa?

"Lui è un po’ il mio mentore, la persona con cui condivido ogni scelta, anche perché fa l’aiuto regista e quindi conosce bene l’ambiente. Abbiamo lo stesso tipo di entusiasmo. Dall’Argentina si è trasferito in Italia per me… e ha fatto la scelta giusta".