AN. SPI.
Cultura e Spettacoli

Luka Šulić, la metà riflessiva dei 2Cellos: "I 4 figli mi han cambiato la vita. E la musica"

Milano, il violoncellista al Dal Verme col suo album solista: "Un viaggio dentro me stesso"

Luka Šulić, violoncellista sloveno, 37 anni. Col croato Stjepan Hauser ha formato il duo 2Cellos tra 2011 e 2022

Luka Šulić, violoncellista sloveno, 37 anni. Col croato Stjepan Hauser ha formato il duo 2Cellos tra 2011 e 2022

Milano – "Il processo creativo di questo lavoro è stato un viaggio incredibilmente intimo e personale – racconta Luka Šulić, l’altra metà dei 2Cellos, in scena stasera al Dal Verme per presentare il suo primo album solista “Life”, uscito un anno fa –. È cominciato esplorando i miei sentimenti, le emozioni più intime e le esperienze vissute come uomo e come musicista, col desiderio di creare musica che potesse stabilire una connessione con gli altri su un piano emotivo profondo. Questo implica la capacità di accogliere e comprendere nello stesso modo gli alti e i bassi, la luce e il buio che danno forma al nostro essere".

Se il vulcanico ex sodale Stjepan Hauser plana il 18 novembre al Forum di Assago col suo roboante “The Rebel Is Back Tour“, il più riflessivo Luka preferisce le suggestioni intime dei teatri, decisamente in linea col suo carattere: uno croato e l’altro sloveno, uno esuberante e l’altro posato, lo yin e lo yang del violoncello ora camminano su strade diverse senza (apparenti) traumi. "I 2Cellos sono stati un’esperienza pazzesca, che mi ha insegnato tanto sull’oltrepassare limiti, abbattere barriere, sperimentare con generi musicali diversi – conferma il musicista nato a Maribor 37 anni fa, appena rientrato dalla tranche giapponese del tour –. Se i 2Cellos erano potenza, collaborazione e capacità di reinventare la musica classica come pensiamo di conoscerla, “Life“ suona molto più introspettivo.

Nella tradizione classica spesso non c’è abbastanza enfasi sulla necessità di lasciare spazio alla creatività negli anni dell’apprendimento. Strutture rigide e tecnica imposta diventano così un ostacolo per la libertà. Puoi imparare il mondo immergendoti nella maestosità di Beethoven e Dvorak, ma impari tantissimo anche da Max Martin". Cos’abbia da spartire col produttore di Britney Spears, Jennifer Lopez, Ariana Grande, Lady Gaga, The Weeknd lo spiega lui stesso: "È importante mantenere una mente aperta, per non spegnersi durante il processo creativo".

Tra Covid e pause di riflessione, cos’ha fatto Luka lontano dalle scene? Figli. Due maschi e due femmine, hanno tra i 2 e i 7 anni. "Diventare padre e costruire una famiglia numerosa ha avuto un profondo impatto emotivo su di me – dice –. Ogni figlio che viene al mondo mi mette inesorabilmente di fronte alla bellezza e alla fragilità della vita e questo ha anche un inevitabile impatto sulla mia musica, è di grande ispirazione. La paternità e i bambini portano nella mia vita una gioia e un amore che si riflettono in modo evidente sul mio lavoro".