ANDREA SPINELLI
ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Malika Ayane: "Mi piaccio così. E a Sanremo ve lo dimostrerò"

La cantautrice milanese al suo quinto festival con il pezzo “Ti piaci così“. "Ariston vuoto? Ogni canzone un abbraccio collettivo"

Malika Ayane

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Milano, 25 febbraio 2021 - La cosa che i cantanti sanno fare meglio è cantare. Ed è per questo che il luogo dove molti di loro riescono ad essere davvero sé stessi è Sanremo. Quattro partecipazioni di peso dicono che Malika Ayane appartiene al novero. E per il suo quinto Festival la cantautrice milanese gioca la carta di “Ti piaci così”, pezzo che s’è cucita addosso con la complicità di Pacifico, Alessandro Flora, Rocco Rampino. "Mi sono detta: vado a Sanremo perché ci sono persone a casa che hanno bisogno di emozionarsi e io quando canto emoziono, quindi è giusto che lo faccia". Una missione, dunque. "Non penso di fare un favore all’umanità, ma tornare all’Ariston dopo un anno così è un modo per restituire un po’ del tanto che m’è stato dato". Quando ha sentito l’esigenza? "In estate. M’era venuta una ballad molto emotiva che pensavo facesse al caso, ma poi mi sono resa conto che non era così giusta e sono andata a riprendermi nel cassetto questa canzone abbozzata appena prima della clausura. Un pezzo dal sentimento diverso, nato in un bel momento di consapevolezza quando stavo progettando un concerto all’Arena di Verona tutto mio per festeggiare una prima parte di carriera carica di soddisfazioni". Di cosa parla “Ti piaci così”? "Del raggiungere la consapevolezza di sé, dello scoprirsi risolti, del piacere di vivere con gusto". L’album arriverà il 26 marzo. "Lo considero una raccolta di fotografie, anzi di emozioni. Se il brano che porto in gara è stato scritto prima della pandemia, il resto è arrivato tutto tra novembre e gennaio". A Sanremo nella serata delle cover canterà “Insieme a te non ci sto più”, brano legato a due figure-cardine della sua carriera come Caterina Caselli e Paolo Conte. "Caterina è la discografica che mi ha fatto diventare quella che sono mentre Conte, autore del pezzo, è stato uno dei primi a credere in me. La versione di ‘Insieme a te non ci sto più’ che ho preparato ha un arrangiamento minimalissimo che, se sarò brava, lo farà arrivare al pubblico come una coltellata in pieno petto. E con me ci saranno alcuni danzatori contemporanei portatori di una gestualità capace di accentare alcuni passaggi del testo. Non vedo vie di mezzo; se il rifacimento viene bene sfiora il capolavoro, se no sarà solo una brutta cover". L’assenza di pubblico in sala rappresenta un grosso ostacolo? "La risposta me la sono data in prova giovedì scorso; una volta sul palco, infatti, sono rimasta scioccata nel vedere tutta l’orchestra mascherata e ‘incapsulata’ dai divisori di plexiglass. Quei musicisti stanno facendo uno sforzo pazzesco per noi che cantiamo e questo mi fa pensare che nelle cinque sere del Festival in scena regnerà un grande senso di comunità capace di far dimenticare a tutti le poltrone vuote e trasformare ogni canzone in una specie di abbraccio collettivo".