Diego Vincenti
Cultura e Spettacoli

Marta sui Tubi in concerto: un po’ dolci un po’ matti

Lo stile della band stasera al Serraglio di DIEGO VINCENTI

Giovanni Gulino alla voce Carmelo Pipitone alle chitarre e Ivan Paolini alla batteria

Milano, 21 aprile 2016 - Più o meno indenni. Attraverso le mode, le stagioni, le crisi. Qualche aggiustamento, un ritorno alle origini. Con l’obiettivo di riprendersi una libertà creativa senza vincoli. Ed eccoli che tornano i Marta sui Tubi, nome che rimane impresso anche se non si capisce niente di musica indie. Il prossimo anno compiranno 15 anni di attività. E quasi non ci si crede. Nel frattempo il nuovo album, supportato da un’importante campagna di crowdfunding. Titolo: «Lostileostile». Un concept, ovvero tredici canzoni che sviscerano uno stesso tema, quello dell’incontro. E del confronto.

Pubblicato da Antenna Music Factory e distribuito da Believe Digital, «Lostileostile» è il sesto album della band milanese d’adozione (ma dal cuore siciliano). Lavoro in cui si ritrova la formazione originaria, con Giovanni Gulino alla voce, Carmelo Pipitone alle chitarre e Ivan Paolini alla batteria. Di nuovo insieme. E all’avventura. A distanza di tre anni dal precedente «Cinque, la luna e le spine» che conteneva anche «Dispari» e «Vorrei», presentati a Sanremo. Altri tempi. Con «Lostileostile» il loro folk-rock pare evolversi ulteriormente, senza paura di sperimentare. Mischiando la delicatezza di alcuni brani, con una potenza abbastanza inusuale in altri. Da scoprire. Magari domani sera. Quando il tour di promozione appena partito da Roma porta i Marta sui Tubi al Serraglio, il club dalle parti del quartiere Ortica. Sul palco ci si muove dal nuovo singolo «Amico pazzo» all’ispirata «Spina lenta», cantata insieme a Gigliola Cinquetti (non nuove le collaborazioni vintage per la band scoperta dal buon Bugo); da «Stitichezza cronica» del primo album «Muscoli e dei», a «L’abbandono», «Cristiana», «Di vino», «Cromatica».

«Il tema de 'Lostileostile' è l’incontro – spiega Giovanni Gulino –: con un amico, con un amante, con la morte, con la vergogna, con uno sconosciuto, con una nuova vita, con il futuro, con la fuga, con l’amore vivo. La pressione che giunge dall’esterno ci obbliga a esercitare un’energia che preme in senso contrario al fine di controllare l’impatto, come qualsiasi materia che viene scolpita oppone la sua resistenza. L’arte, quindi, è il frutto dell’azione dell’autore oppure della resistenza della materia che viene plasmata?». Ai posteri l’ardua sentenza. Rimane la volontà di andare in profondità dell’uomo e delle relazioni senza scorciatoie, eludendo il banale. Ma con semplicità. Attitudine per altro non nuova nei Marta sui Tubi (nei loro testi), la cui ricetta è un curioso incrocio di poesia e riferimenti quotidiani, citazioni e una sana dose di follia. Forse per questo sono così difficili da etichettare. Forse per questo rimangono fra le cose più belle emerse dai complicati Anni Zero. Domani verso le 21.30 al Serraglio in via G. Priorato, 5. Ingresso 13 euro. Necessario il pretesseramento ACSI sul sito del club. Info: 3394499616.