
Il cantante Mika
Cernobbio , 2 agosto 2016 - A Pistoia ha messo un’immagine di Piazza Duomo gremita, a Roma uno scatto dell’incontro con Bernardo Bertolucci. E chissà quale foto sceglierà questa sera Mika per raccontare su Istagram il suo passaggio a Villa Erba (ore 21), dove l’attende l’ultimo impegno di un’estate che l’ha visto transitare a Palermo come a Nimes, a Barcellona come a Praga, a Liegi o a Londra. “Torno sul Lago di Como senza orchestra e senza la pressione di dover realizzare un programma televisivo, ma semplicemente per divertirmi con la mia band” spiega lui, col pensiero al concerto dello scorso autunno al Teatro Sociale assieme all’Affinis Consort, diretta da Simon Leclerc, per presentare al pubblico italiano l’album “Sinfonia pop”. “L’orchestra è stimolante perché ti dà la possibilità di dipingere l’ambiente, di trasformarlo; e per me che ho una formazione musicale classica è straordinario sentire le canzoni in quella veste dato che, nella mia mente, le ho sempre immaginate così. La band, però, scatena le emozioni del pubblico e tutto si fa più immediato, più diretto”.
A CERNOBBIO il trentaduenne Michael Holbrook Penniman jr, come si chiama all’anagrafe, porta infatti le invenzioni e i colori di un kolossal pop agile e smaliziato un po’ stridente con l’austera cornice ottocentesca, i saloni d’ispirazione manierista, di Villa Erba. “L’eleganza del luogo ha un suo peso perché mi diverte sempre giocare con le cornici importanti e sfruttare l’atmosfera del posto per trasformarlo in qualcosa di contrastante con il clima che si respira di solito lì. Nei club è tutto più facile, perché arrivi e il clima è già caldo; in posti come Villa Erba, invece, devi fare tutto te. Ma alla fine il risultato può essere anche più divertente. Si tratta di una vera e propria sfida, che a me piace raccogliere soprattutto quando capisco di trovarmi in un posto da cui posso prendere ispirazione per fare qualcosa di nuovo davanti a gente disposta a seguirmi in qualsiasi avventura. Ogni sera lo show è diverso e, se ad arricchirlo c’è il materiale umano giusto, tutto diventa più facile”.
Ad ottobre Mika ha già in programma un’appendice di questo tour estivo oltre Atlantico, al Bell Centre di Montreal, e subito dopo di quattro puntate in prima serata su Rai2. “Uno show televisivo tutto mio è qualcosa che avevo da sempre nel parcheggio dei sogni” spiega l’eroe di “Grace Kelly”. “Questi undici concerti in giro per l’Italia mi sono stati d’ispirazione, perché voglio avere con la telecamera lo stesso approccio che ho col palco, anche se so benissimo che la tv non è un concerto: ma, se mi accollo la responsabilità di entrare nelle case di tutti, voglio essere me stesso al cento per cento”.