GIAN MARCO WALCH
Cultura e Spettacoli

Un autunno a tutta arte in Lombardia: ecco le mostre

Da Bansky, artista senza volto, a Balla fino a Magritte

Un'opera di Bansky

Milano, 23 agosto 2018 - Lui vinncerà da solo, a mani basse. Soprattutto presso il pubblico dei più giovani. Non a caso è l’ultimo, almeno per ora, degli artisti di culto: Banksy. Artista senza volto, autore di “visual protest” duramente politiche, anche contro l’intoccabile Israele. Esploderà, Banksy, al Mudec il 16 novembre, con una mostra, alla faccia del biglietto a 16 euro, “non ufficiale e non autorizzata”, dopo le polemiche a Mosca. Un successo sicuro e una sfida impari, almeno sulla carta: dieci opere contro duecento. Ma la piccola esposizione vanta un autore eccezionale. E l’alleanza con una collocazione altrettanto straordinaria. Il 13 ottobre il Cenacolo Vinciano offrirà all’ammirazione dei suoi visitatori, regalmente prestati da Elisabetta d’Inghilterra, dieci disegni di Leonardo, sette di suo pugno, tre di suoi allievi: “Prime idee per l’Ultima Cena”, il titolo. Studi e schizzi che da soli indicano il futuro percorso dalla tradizione all’innovazione. Ma la sfida, si diceva. Appena cinque giorni dopo, il 18 ottobre, Palazzo Reale spalancherà le sue sale alle “Metamorfosi” di Picasso: una sterminata rassegna di oltre 200 capolavori, le mitologie reinventate da Pablo il Sommo, baci e Arianne, fauni e “demoiselles”, fra ceramiche moderne e statue antiche, vasi, rilievi, idoli.

Sarà un autunno felicemente impegnativo per gli amanti dell’arte quello che si prospetta a Milano, in Lombardia e nelle contrade limitrofe. Partenza l’8 settembre a Mantova, naturalmente a Palazzo Ducale: sotto il bel titolo “Fato e Destino” settanta opere, dipinti, sculture, anche mosaici, di Domenico Fetti e Gustav Klimt, Adolfo Wildt e Angelo Morbelli.

A proposito di sculture: il 19 settembre a Milano la Fondazione Arnaldo Pomodoro metterà la sua Project Room a disposizione di curatori e artisti promotori delle ultime tendenze. Invece, il 16 settembre, al Masi di Lugano s’inaugurerà l’omaggio a un maestro classicamente rivoluzionario: “La ligne de vie” ripercorrerà con una ricca galleria di quadri la conferenza, una delle sue rare, tenuta il 20 novembre 1938 ad Anversa da René Magritte, a sua volta omaggio a Breton e ai surrealisti belgi. In chiusura di settembre, il 28, il Centro Culturale di Milano aprirà la sua personale di Achille Funi, tra i fondatori di Novecento: trenta opere, alcune inedite. Ottobre: clic, via. Partenza con due mostre fotografiche, entrambe il 5: a Milano, a Leica Galerie, il singolare reportage di Nicola Tanzini sul mercato ittico di Tsukiji, in Giappone, il più grande del mondo; a Pavia, alle Scuderie del Castello, settanra “Icons” di Elliott Erwitt, dal Che a Marilyn a Marlene. Ma anche l’automobile continua a essere un’icona: e “Auto che passione!” racconta al m.a.x. museo di Chiasso la centenaria storia dell’intreccio fra grafica e design a quattro ruote. Accompagnata, allo Spazio Officina, da dieci vere vetture d’epoca.

Torniamo a Milano. Alla Galleria Bottegantica, il 12 ottobre, riapparirà in scena Giacomo Balla, futuristico anticipatore di tante idee “nuove” nel campo dell’arredamento. Stessa data per la vernice, alle Gallerie Maspes ed Enrico, della personale, la prima dopo un secolo, di Giuseppe Pellizza da Volpedo, oltre il mitico “Quarto Stato”. Per chiudere ottobre: il 20, al Palazzo delle Paure di Lecco, un viaggio pittorico nell’“Ottocento lombardo”, e il 26, alla Permanente di Milano, un altro viaggio, multimediale, “Oltre la tela” di Caravaggio: una maniera spettacolare, come usa sempre più, di ammirare opere inamovibili, come la gigantesca “Decollazione del Battista” vanto di Malta o la scandalosa “Morte della Vergine” rifiutata dai committenti romani.