Beruschi
Come tutte le sere della domenica mi appresto ad inviare le mie quattro righe aI Giorno e penso che qualcuno le legga; succede che durante la settimana uno dei miei 9 lettori mi fermi per dirmi che ho ragione o meno. Sono stanco e di ritorno da San Paolo d’Argon, ridente cittadina oltre Bergamo: ho assistito con piacere ad un pomeriggio di esibizioni di giovanissimi cantanti della scuola del mio amico Stefano Nutti e ne sono rimasto entusiasta. Secondo voi sono abbastanza giovane per cominciare a cantare? Torniamo agli appunti che avevo preparato: tutti i telegiornalisti si sbattono come delle anguille per festeggiare il nuovo codice della strada. In fondo cambiano solamente le pene, tra l’altro più che giuste, per i cattivi elementi e qualche nuova regola per i monopattini (e le biciclette? Mio pallino fisso). Per il resto si viaggia ancora a destra, ci si ferma allo stop, non si passa con il rosso e così via. Intanto che c’erano non potevano multare quelli che guidano col cappello in testa? Da sempre ho sentito dire che sono pericolosi. A Sant’Ambrogio c’è stata la tradizionale apertura della stagione lirica del Teatro alla Scala, orgoglio di Milano e dell’Italia nel mondo; per fortuna una bella notizia in mezzo a tante balle (strano gioco di parole). Sono tornato a seguire l’opera in diretta negli studi di Tele Lombardia/Antenna Tre e anche per i commenti sulla festa, stando attenti a non pronunciare il titolo dell’opera di Verdi, dalla fama di portarogna. Evviva arrivano le feste; se qualcuno volesse regalare il mio libro,
lo trova in libreria, grazie.