![Fortunati Proposta shock avanzata dal Garante del verde, del suolo e degli alberi di Milano: vuole "vietare l’accesso alle aree... Fortunati Proposta shock avanzata dal Garante del verde, del suolo e degli alberi di Milano: vuole "vietare l’accesso alle aree...](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ODlhZDAxYjctNGJhMC00/0/non-si-possono-vietare-i-parchi-ai-cani-milanesi.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Fortunati Proposta shock avanzata dal Garante del verde, del suolo e degli alberi di Milano: vuole "vietare l’accesso alle aree...
Fortunati
Proposta shock avanzata dal Garante del verde, del suolo e degli alberi di Milano: vuole "vietare l’accesso alle aree verdi agli animali di affezione e in particolare ai cani ove non espressamente permesso", si legge nel testo ufficiale pubblicato nel report 2024 dell’attività del Garante. Resterebbero quindi accessibili centinaia di aree cani della città, ma i quattro zampe non potrebbero più passeggiare, neanche al guinzaglio, nei parchi pubblici. Il motivo di questa proposta è legato alla salvaguardia della biodiversità, la tutela della fauna selvatica e finalizzato a evitare danni alle piante erbacee, arbustive e arboree. Ma anche alla prevenzione di danni agli impianti di irrigazione e alla tutela della salute dei cani, minacciata dai forasacchi e dai semi delle graminacee, che per Fido sono particolarmente pericolosi. Però la proposta dei tre garanti del verde non è stata accolta con entusiasmo da tutti i milanesi, sta creando grandi polemiche ed è stata respinta dall’assessora al Verde Elena Grandi, che ha definito impensabile vietare l’accesso dei cani nelle aree verdi.
Attualmente il regolamento delle aree verdi prevede che, dove non specificamente vietato, i cani possano accedervi a patto di essere tenuti al guinzaglio. A Milano esistono 422 aree dove i cani possono circolare liberamente, ma la città conta almeno 125.454 cani registrati e, secondo Gianluca Comazzi, assessore regionale al Territorio, "la proposta è assolutamente folle, fortemente discriminatoria perché va a ghettizzare oltre un terzo delle famiglie milanesi che vivono oggi con un cane nelle proprie abitazioni. I parchi sono di tutti, dei cani e delle persone. L’idea di un divieto addirittura di accesso a chi ha un cane comporterebbe anche un gravissimo danno a questi animali perché poi molte famiglie rischierebbero di abbandonare il proprio cane in quanto impossibilitate ad andare a passeggiare".