Paura e libertà, il festival Incontro tra due poli

Nel finesettimana in programma al Teatro Parenti la terza edizione della rassegna di Vidas

Paura e libertà, il festival Incontro tra due poli

Tra gli ospiti del Festival Incontro al Parenti ci sarà anche la scrittrice Vivian Lamarque

Una rassegna animata da dialoghi, laboratori esperienziali per adulti e bambini, installazioni e performance, un viaggio tra scienza e neuroscienza, sport estremo e letteratura, arte e filosofia, antropologia e psicanalisi. Questo sarà "Incontro", festival culturale promosso da Vidas da oggi e fino a domenica al Teatro Franco Parenti di Milano. L’ingresso è gratuito, previa prenotazione dal sito vidas.it. Il filo conduttore di questa edizione, la terza, è il binomio "paura e libertà". Cosa accade quando la battuta d’arresto e lo slancio entrano in connessione? Che forma prende la paura della libertà? Quando ci concediamo di essere liberi di aver paura? Attraverso una molteplicità di voci ed esperienze, il festival indaga le possibili risposte a questi interrogativi, che fanno da sempre parte del cammino di Vidas, da oltre 40 anni impegnata ad assistere i malati inguaribili e le loro famiglie. Un evento culturale senza pretesa di mettere punti fermi ma con la volontà di stimolare riflessioni sui temi cruciali del rispetto della fragilità, del diritto alla cura e della dignità fino all’ultimo, per realizzare, nell’incontro con l’altro, la nostra umanità più autentica.

Tanti gli ospiti presenti: Massimo Recalcati, Vivian Lamarque, Jonathan Bazzi, Ferruccio de Bortoli, Amalia Ercoli Finzi, Vittorio Lingiardi e Michela Giraud, solo per citarne alcuni. Anche dieci giovani atlete professioniste della Federazione di ginnastica artistica, protagoniste di un’esibizione unica che celebra la vulnerabilità e l’imperfezione del corpo. Non mancano, inoltre, installazioni e mostre d’arte che hanno coinvolto bambini e ragazzi chiamandoli a esprimere la propria personale e comunitaria visione della paura e della libertà. C’è persino il lancio del primo podcast di Vidas: si chiama "L’unica cosa certa" e intende infrangere il tabù delle parole "lutto" e "morte". Il programma completo è sul sito di Vidas. "La libertà è responsabilità, non può essere declinata solo nella percezione individuale dei nostri desideri" dichiara Ferruccio de Bortoli, presidente di Vidas.