Appuntamento domani con la Filarmonica al Teatro alla Scala, protagonista il direttore ventiquattrenne finlandese Tarmo Peltokoski, al suo debutto scaligero. In programma di Jean Sibelius, suo celebre connazionale, la “Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 43“ e “Finlandia op. 26“. Al suo fianco il violinista Leonidas Kavakos (foto), interprete del “Concerto n. 2 in la minore per violino e orchestra op. 61“ di Karol Szymanowski.
Peltokoski è direttore musicale e artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Lettone e direttore ospite della Rotterdams Philharmonisch Orkest e della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen (primo a ricoprire questo ruolo in 42 anni di storia). A partire dalla stagione 2025-26 diventerà direttore musicale dell’Orchestre National du Capitole de Toulouse, mentre dalla stagione 2026-27 sarà direttore musicale della Hong Kong Philharmonic Orchestra.
Il concerto si apre con la più famosa ode alla Finlandia, sorta di secondo inno nazionale, scritta da Sibelius in occasione delle celebrazioni in difesa della libertà di stampa, in risposta alla stretta autoritaria imposta nel 1898 dal Governatore-Generale russo Nikolaj Bobrikov su quello che allora era il Granducato di Finlandia. Nella “Seconda sinfonia“ Sibelius torna a interrogarsi sull’elemento nazionale. Scriveva: "Penso di essere giunto a una conclusione diversa dalla sua (di Dvorák) in quello che concerne l’elemento ’nazionale’ nella musica. Noi altri lo adoriamo e lo abbiamo adorato per la dimensione ’etnografica’, se posso dire. Ma l’elemento ’nazionale’ si situa ad un livello ancor più profondo". Karol Szymanowski scrisse il “Concerto n. 2 per violino“ Szymanowski si era già trasferito a Zakopane dove scoprì la musica folklorica dei montanari polacchi che influenzò molta della sua produzione musicale.
Grazia Lissi