Beruschi
Si avvicina il Santo Natale, tanto è vero che ieri sera, prima di cena, Bing Crosby cantava allegramente in casa mia: un anno che non lo sentivo, bella voce. Non è difficile da spiegare, nella prima domenica di Avvento, la gentile signora che ormai da 50 anni divide con me il talamo nuziale percepisce l’aria natalizia e quindi mette sul giradischi, uno alla volta, tutti i 33 giri che si sono accumulati da allora. Non solo, ha preparato il Presepio, completo di tutto, naturalmente senza il Bambinello e i tre Re Magi, che partono da lontano, da dietro un mobile elegante abbastanza defilato, hanno quasi due mesi di cammino prima di arrivare in scena. Ma torniamo ai libri, il regalo più semplice e anche il più gradito, può piacere o no, ma nel caso negativo hanno il vantaggio che non sporcano, nel giro di pochi mesi scompaiono lentamente, andando dalla libreria verso ignota destinazione. Scherzo! A un libro ci si affeziona facilmente: ieri sono stato alla presentazione del libro “Gisella” della mia cara cugina Gisella Borioli, grande giornalista di moda (non mi ha mai presentato nemmeno una modella). Ma anch’io sono imbarcato nella stessa avventura: Beruschi “Una vita meravigliao”. Regalate libri per le festività, è un buon consiglio disinteressato.