MARIA GRAZIA LISSI
Cultura e Spettacoli

Piccola Orchestra dei Popoli. È tempo d’incontro al Mudec

Questa sera alle 19 al Mudec va in scena lo spettacolo-concerto gratuito “È tempo d’incontro“ a...

Alcuni dei musicisti della Piccola Orchestra dei Popoli

Alcuni dei musicisti della Piccola Orchestra dei Popoli

Questa sera alle 19 al Mudec va in scena lo spettacolo-concerto gratuito “È tempo d’incontro“ a cura della Piccola Orchestra dei Popoli nell’ambito del palinsesto legato all’opera di Adrian Paci “Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo“, realizzato per Agorà per anticipare la grande mostra sul tema del viaggio “Travelogue“ che si terrà a marzo.

La Piccola Orchestra dei Popoli, nata all’interno della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, riunisce musicisti di diverse nazionalità in un’esperienza di convivenza fra persone di culture e religioni diverse. Lo spettacolo inizia con la storia di una barca che da albero di legno Azobè dell’Africa nera diventa un violino costruito nel carcere di Opera: dalla gioia di essere barca da pesca alla tristezza di accompagnare come ultimo viaggio gente disperata in cerca di futuro. Il testo, liberamente tratto da “Memoria del legno“ di Paolo Rumiz, letto dall’attore Mohamed Ba, si inserisce all’interno di una partitura musicale, la regia è di Ciro Menale.

La Piccola Orchestra dei Popoli è composta da Pietro Boscacci, violino del mare (Italia); Issei Watanabe, violoncello del mare (Italia); Renata Mezenov, chitarra del mare e voce (Cuba); Mira Zonja voce (Albania); Shinobu Kikuchi Shin in, voce (Giappone); Sever ’Persic’ Iancu, fisarmonica (Romania); Arup Kanti Das Tabla, voce (India); Ghazi Makhoul, liuto del mare e voce (Libano); Mohamed Ba, narratore, (Senegal).

Gli strumenti sono stati realizzati con il legno delle imbarcazioni utilizzate dai migranti e il concerto è come un’immaginaria navigazione che tocca le varie sponde delle culture musicali presenti in scena: dai canti tradizionali albanesi e libanesi a quelli indiani e giapponesi per arrivare alla poesia musicata di David Maria Turoldo. Di fronte alla tragedia che vede il Mar Mediterraneo come il più grande cimitero d’Europa, di fronte al dramma a cui stiamo assistendo quotidianamente di milioni di persone in fuga dalla fame e dalla guerra, la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti ha ideato il progetto ‘Metamorfosi’ per comunicare, condividere con tutti noi la loro storia.

Grazia Lissi