Milano, 23 settembre 2024 – Diffondere sempre più la cultura del teatro nei territori, in particolare nelle aree solitamente non coinvolte dai circuiti teatrali più consolidati. È l'obiettivo del progetto 'Teatro Fuori Porta' messo in campo dal Piccolo Teatro di Milano con il contributo della Regione Lombardia.
'Teatro Fuori Porta' prenderà il via il 3 ottobre per concludersi il 20 dicembre, con 60 appuntamenti in palinsesto tra recital a opera di quattro artisti di riconosciuto valore (Sonia Bergamasco, Francesco Centorame, Lino Guanciale, Isabella Ragonese), spettacoli nelle scuole e workshop teatralizzati.
Coinvolti 13 Comuni (Barlassina, Casalpusterlengo, Como, Corte Franca, Erba, Iseo, Lodi, Meda, Merate, Pavia, Sesto Calende, Treviglio, Voghera), attraverso l'attivazione di una rete capillare di realtà composite (municipi, istituti scolastici, biblioteche, associazioni di promozione sociale, spazi culturali) distribuita in 8 province lombarde (Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Lodi, Monza e Brianza, Pavia, Varese).
“Abbiamo fortemente voluto sostenere questo progetto - ha detto l'assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso - che aiuterà a diffondere eventi di notevole spessore artistico-culturale anche in contesti insoliti. Continuiamo a lavorare concretamente per portare eventi di pregio fuori dai luoghi canonici: la cultura è uno strumento di coesione sociale”.
"L'iniziativa - ha proseguito Caruso - offre importanti occasioni per avvicinarsi al mondo del teatro e amplia sempre più il raggio di intervento a livello regionale. Fondamentale anche il lavoro con le scuole per coinvolgere i ragazzi e stimolare la conoscenza dell'arte teatrale, nella consapevolezza che la cultura è un antidoto al disagio giovanile”.
“Interpretando, ancora una volta, la sua funzione di 'pubblico servizio' - ha detto il direttore Claudio Longhi - il Piccolo Teatro si fa trovare a portata di mano, 'fuori porta', appunto, per diventare familiare anche in luoghi dove normalmente è meno frequente incontrarlo. Il teatro come valore aggiunto nei presidi di comunità che innervano la Lombardia: non solo in spazi deputati allo spettacolo dal vivo, ma anche in biblioteche, scuole, sale consiliari, dove trovare la programmazione di alcune eccellenze del teatro italiano, ma anche una pratica del suo linguaggio”.