TOMMASO PAPA
Cultura e Spettacoli

A Mantova un presepe monumentale: 50 metri quadrati, 8 anni per costruirlo

Nell'ex chiesa della Vittoria di Mantova l'opera di Maurizio Pilenga, bergamasco: 8 anni per completarla

Pilenga al centro con il suo Presepe che occupa 50 metri quadri di spazio

Mantova, 22 dicembre 2016 - Parli del presepe storico italiano e pensi alle botteghe nel cuore di Napoli. È meno noto, ma c’è un portacolori lombardo dell’arte presepistica, e quest’anno ha conquistato la propria vetrina nel centro di Mantova. Da qualche giorno e fino al 15 gennaio, nella ex chiesa della Vittoria, trasformata da tempo in centro d’arte e spazio per eventi e mostre, è collocato un presepe storico monumentale che riproduce il fascino della Notte magica ripercorrendo le strade della Palestina e i luoghi della natività. Lo firma Maurizio Pilenga, 48 anni, bergamasco trapiantato a Mantova dall’84, geometra di professione e da anni presepista appassionato. Per realizzare l’opera, che ha una superficie di 50 metri quadrati, sono serviti 8 anni e l’assemblaggio di 150mila mattoncini in gesso che Pilenga crea uno ad uno con stampi in pvc e tanta pazienza.

Ad ispirarlo nell’allestimento e nelle tecniche usate per la prospettiva sono stati i diorami catalani dell’artista barcellonese Joan Mestres. Al contrario dei diorami, che hanno piccole dimensioni, il presepe mantovano è montato dietro una finestra larga 7 metri e ha una profondità scenica di 8 metri: una scenografia imponente che, proprio per le sue dimensioni, talvolta può essere poco fruibile per il pubblico, soprattutto per i bambini, ma che comunque ha riscosso un buon successo.

Pilenga, nei presepi che ha realizzato durante la sua carriera, ha sempre scelto l’ambientazione della campagna lombarda. Qui invece ha voluto trasferirsi in Medio Oriente, documentandosi sul paesaggio dei luoghi sacri. All’interno dell’installazione l’artista ha costruito una cinquantina di edifici, dalle umili capanne dei contadini e dei pescatori, alle sfarzose dimore regali di sovrani e plenipotenziari Sotto gli occhi degli spettatori, che sono già migliaia, si mostrano nel loro splendore il tempio di Gerusalemme, il palazzo di Erode, le mura dell’antica capitale d’Israele, il profilo di Betlemme con la grotta della natività, la scena dei pastori. Non mancano le figure umane di terracotta, con altezze che variano dai 18 ai 3 centimetri, collocate su quattro livelli di prospettiva.