
È un po’ tipo il sindaco dei maghi. Anche se l’orizzonte è parecchio diverso da quello di Harry Potter...
È un po’ tipo il sindaco dei maghi. Anche se l’orizzonte è parecchio diverso da quello di Harry Potter e i suoi effetti speciali. Qui si parla infatti dell’antica arte della prestigiazione: artisti che studiano intere stagioni nel tentativo di perfezionare un trucco, un gesto, una meraviglia. Che ci vuole mestiere per far uscire il coniglio da sotto il cappello. Come sa bene Raul Cremona (nella foto), comico prestato alle arti magiche (e viceversa), da stasera di nuovo al Teatro Manzoni per “Bravissssssimo!“, one man show sibilante, in bilico fra numeri e risate. Che poi è la cifra stilistica del cabarettista milanese. Anche quando fa gli onori di casa per il suo Festival della Magia, piccolo-grande classico degli inverni cittadini, intorno alle feste. Qui però siamo in piena primavera, il caldo aumenta come la voglia di staccare la testa. E quindi fa piacere ritrovare Cremona e quella sua comicità così riconoscibile, a tratti surreale, in qualche modo figlia della grande stagione del Derby da cui anche Raul è partito, negli anni 80. Una comicità mai volgare, nemmeno quando indossa le maschere più bizzarre. E sempre in stretto dialogo con gli spettatori, oltre che con il pianoforte di Marco Castelli, pronto ad accompagnarlo dal vivo insieme ai vari Oronzo, Silvano il Mago di Milano, Jerry Manipolini, Omen, Jacopo Ortis. Praticamente un pezzo di storia della tv degli ultimi anni, fra Zelig e la Gialappa’s. Un assolo. Per tutti o quasi, come sempre quando si parla di magia. In replica fino a domenica.
Diego Vincenti