“Re Lear“ di De Capitani. Amletico, sempre attuale

Il Teatro dell'Elfo porta in scena una potente e attuale interpretazione di "Re Lear" con Elio De Capitani nel ruolo principale. Un viaggio straziante verso l'essenza umana.

“Re Lear“ di De Capitani. Amletico, sempre attuale

Il Teatro dell'Elfo porta in scena una potente e attuale interpretazione di "Re Lear" con Elio De Capitani nel ruolo principale. Un viaggio straziante verso l'essenza umana.

E rideremo delle farfalle dorate. Così Re Lear, a due passi dal baratro. E dalla morte della sua Cordelia. Mentre si ritrova ancora una volta solo, in un mondo malfermo. Che non ha saputo leggere. Tragedia complessa il Lear. Cinque atti di trame incrociate alla Corte di Britannia, una polveriera da quando l’anziana guida ha deciso di abdicare e dividere il regno fra le tre figlie Goneril, Regan e Cordelia. Solo che per farlo ha pensato di proporre un gioco un po’ bizzarro: ognuna riceverà in base all’amore dimostrato nei confronti del padre. Cordelia si rifiuta e viene messa al bando. Ma gli eventi successivi e la guerra faranno aprire gli occhi al sovrano. Parabola disperata. Umana, troppo umana. Mentre si ragiona del potere, dell’amore filiale, di follia e di quanto le parole possano sedurre. E uccidere. Il Teatro dell’Elfo vi si è avvicinato con la naturalezza di chi è cresciuto a pane e Shakespeare. Ma con il desiderio di condividere uno sguardo inedito, a partire dalla nuova traduzione di Ferdinando Bruni, anche alla regia insieme a Fancesco Frongia. Per il resto un "Re Lear" più amletico del solito, sospeso ed esistenzialista nella sua pazzia. A cui dona vita Elio De Capitani. Insomma: locandina imponente. Per un progetto ottimamente accolto lo scorso anno, da stasera in corso Buenos Aires. "Quello che parla di noi nel Re Lear è contemporaneo perché è eterno – sottolineano i due registi –, è il racconto uno dei viaggi più strazianti dell’uomo verso la sua vera essenza". D.V.