ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Parola di Roby Facchinetti: "Il progetto realizzato con D’Orazio si farà"

Sul palco con l’orchestra e la band: tra un anno sul palco l’opera pop a cui ho lavorato con Stefano

Roby Facchinetti protagonista nel nuovo tour "La musica è vita"

Sesto San Giovanni (Milano) - Roby si fa in due. Anzi, in tre. È, infatti un’agenda estiva tripartita quella che Facchinetti s’è ricavato in questa estate, annotandosi su una pagina le presentazioni con firma copie del romanzo "Katy per sempre" e sull’altra il nuovo tour "La musica è vita" in doppia versione: con la band e con la grande orchestra riunita per portare le sue canzoni nei luoghi d’arte in una veste diversa. "Fino a venti-venticinque giorni fa non si sapeva quale sarebbe stato il nostro destino, poi le cose si sono appianate e siamo riusciti a partire, anche se il green pass e le (giuste) restrizioni hanno comportato qualche ripensamento" spiega Facchinetti. "Alla fine ce l’abbiamo fatta comunque a portare a casa un po’ di serate con sollievo di tutti quelli che lavorano al tour".

Da cosa nasce questa idea della «Simphony Version»? "Grazie al maestro Diego Basso, che ha arrangiato in forma sinfonica 14-15 brani da eseguire con 70-80 professori d’orchestra, abbiamo debuttato un mese fa a Falcade, a 2000 metri, ed è stato magnifico rileggere brani miei e dei Pooh da quell’ottica. Anche perché da Parsifal in poi diversi nostri album erano pensati e scritti in chiave sinfonica".

Sabato al Carroponte, però si presenta con la band. "Ripropongo i brani che ho composto per i Pooh col suono ‘storicizzato’ da cinquant’anni di palcoscenico. Quello entrato nel cuore della gente; un repertorio ricco di musica e di successi che in concerto alimenta un karaoke continuo. Pure con la mascherina".

«L’ultima parola» è il singolo attualmente in rotazione. Quando l’ha scritto assieme a Stefano D’Orazio col pensiero a Valerio Negrini, avrebbe mai immaginato che nei concerti si sarebbe portato dietro non un ricordo ma due? "L’avevo pensato come un brano d’amore. Ma di quegli amori finiti male. Fu Stefano a dirmi di cambiargli il senso e di dedicarlo a Valerio. Ogni sera mi si spezza il cuore a pensare che mentre Stefano scriveva quelle parole per Valerio, inconsapevolmente le scriveva anche per se. E che questo virus vigliacco avrebbe frantumato pure quell’inno di speranza che è il testo di ‘Rinascerò rinascerai’. Quando la vita ti gioca contro, non fa sconti".

A che punto sta la preparazione dell’opera pop «Parsifal», ultimo grande progetto realizzato con Stefano? "Covid permettendo, abbiamo già fissato pre-debutto e debutto, ma se ne parlerà a settembre 2022. Anche se abbiamo passato un anno tremendo, infatti, sono convinto che la parte peggiore di questo dolorosissimo viaggio ce la stiamo lasciando alle spalle".