Milano, 26 gennaio 2024 – Durante ogni festival di Sanremo, in particolare degli ultimi anni, c’è una serata a essere tra le più attese dal pubblico: oltre la finale, che sancisce il podio della gara musicale, la serata dei duetti è tra le più apprezzate dal pubblico da casa per fare un tuffo nel passato con i cantanti di oggi.
Nella puntata di Viva Rai 2! di venerdì 26 gennaio, Amadeus, alla quarta conduzione del Festival, ha annunciato i duetti che si esibiranno nella serata delle cover venerdì 9 febbraio. I cantanti lombardi, otto in gara quest’anno, si presentano con brani del cantautorato italiano, rivisitati e accompagnati da alcuni tra le statue viventi della musica italiana. Ecco la lista.
Clara con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino
La novità 2024 sul palco dell’Ariston è Clara, reduce dall’ottimo successo di Mare Fuori, che presenterà l’inedito “Diamanti grezzi”. Per la serata dei duetti ha voluto rispolverare un classico dell’infanzia di tanti bambini, nonché uno degli attacchi più famosi dei film Disney: “Il Re leone” deve tanto alle immagini della savana che introducono il film e alla musica, composta e cantata da Elton John, di “The circle of life”.
Per noi italiani la voce che ci ha accompagnato è quella di Ivana Spagna che ha legato il suo nome al “Cerchio della vita” e che torna sul palco di Sanremo per cantarla insieme a Clara e al Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino. La combinazione tra la canzone del Re Leone, Ivana Spagna e le voci bianche, così tanto apprezzate durante le esibizioni di Mr. Rain nella passata edizione, non potranno che giovare alla giovane cantante di Varese.
Dargen omaggia il maestro Ennio Morricone
Clara ha cercato una combinazione favorevole per dare il meglio durante la serata delle cover, mentre la scelta di Dargen D’Amico, rapper, disc jockey e produttore può aver un impatto del tutto originale. Il cantante di “Dove si balla?”, si esibirà insieme alla BabelNova Orchestra per omaggiare uno dei più importanti direttori d’orchestra e compositori che l’Italia ha potuto conoscere, Ennio Morricone.
L’esibizione coinvolgerà due brani: una composizione del maestro, "The Crisis”, composta per la colonna sonora di due film, “La leggenda del pianista sull’oceano” e “Sette anime”, e che ruota attorno a una nota “sbagliata”, che può sembrare un errore ma che nel crescendo musicale rivela tutto il suo valore. “The Crisis” sarà abbinato a un secondo brano, “Modigiliani”, brano del 2015 dello stesso Dargen, scartato proprio per il Festival di Sanremo di quell’anno.
Il tutto sarà accompagnato dalla BabelNova Orchestra, una formazione di 12 musicisti provenienti da tutto il mondo. Inutile dire che da una scelta così ambiziosa, andando a toccare un intoccabile come Morricone, è facile incappare in un errore ma è altrettanto vero che da combinazioni così originali e creative, a volte, possono nascere novità inattese.
Ghali, un “Italiano vero”
Nella serata dei duetti, il rapper di Baggio, mentre semina indizi sui social sul brano che presenterà a Sanremo, ha scelto di scendere sul palco con Ratchopper, musicista, compositore, produttore e deejay e ingegnere del suono tunisino. Ratchopper ha cominciato a lavorare a 14 anni e da lì non si è più fermato, affermandosi tra i nomi più richiesti per la produzione di basi rap e trap della Tunisia.
Il musicista ha già lavorato con Ghali, anche lui tunisino ma nato e cresciuto in Italia, precisamente nel quartiere di Baggio, nella periferia milanese: una precisazione che il rapper di “Habibi” non ha mai celato, anzi ha celebrato nelle sue canzoni. Anche in quest’avventura sanremese pare che Ghali voglia ricalcare l’orgoglio di sentirsi italiano, presentando un brano dal titolo “Casa mia” e scegliendo, per la serata dei duetti, un medley dal titolo “Italiano vero”: ci si attende brani del cantautorato, rivisitati dallo stile del rapper, tra cui il celebre brano di Totò Cotugno, nato dal palco dell’Ariston e arrivato a tutte le latitudini del mondo.
La Sad con Donatella Rettore
La Sad, collettivo di tre artisti che si muovono tra il pop-punk, l’emo e la trap, è il gruppo che più ha fatto discutere da quando Amadeus ha annunciato la loro presenza al 74esimo Festival. Per la serata dei duetti, chi potevano scegliere se non una cantante che, come loro anni fa, ha sovvertito le regole e le consuetudini con il suo stile dissacrante e provocatorio? Donatella Rettore con le sue famosissime “Lamette” si esibirà con Theø, Fiks, Plant, i giovani musicisti di La Sad, tornando sul palco di Sanremo dopo l’ultima partecipazione nel 2022 con Ditonellapiaga, sulle note di “Chimica”, sedicesima al Festival ma disco di platino nei mesi successivi.
Mahmood celebra Lucio Dalla
La serata delle cover è un tuffo nel passato, nelle canzoni che hanno fatto la storia del Festival e della canzone italiana. Mahmood ha scelto di ripescare dal lungo canzoniere di cui siamo provvisti, “Com’è profondo il mare”, brano composto da Lucio Dalla nel 1977 e parte dell’album che porta lo stesso nome: fu il primo album di cui Dalla scrisse sia testi che musiche ed è considerato una pietra miliare del cantautorato italiano.
Mahmood, alla terza presenza sul palco dell’Ariston ha senza dubbio alzato l’asticella delle difficoltà, scegliendo un brano caro a molti: si farà accompagnare da I Tenores di Bitti un gruppo di canto a tenore composto da quattro voci maschili soliste. Il canto a tenore è una forma di canto polifonico della tradizione sarda eseguita da un gruppo, appunto, di quattro uomini che mescolano quattro voci differenti chiamate bassu, contra, boche e mesu boche.
Il tipico folklore sardo si mescola alla voce inconfondibile di Mahmood, milanese di origini sarde ed egiziane per esaltare la celebre canzone di Dalla, bolognese, in un tripudio di suoni e tradizioni.
Mr. Rain con i Gemelli DiVersi
Dopo aver colpito il cuore di grandi e piccini con “Supereroi”, posizionato al terzo posto, Mr.Rain torna sul palco di Sanremo con “Due altalene” ma per la serata delle cover rispolvera un classico degli anni 2000: se si citano i Gemelli DiVersi non si può non pensare alla famosissima hit “Mary”, pubblicata nel 2003, rimasta ai primi posti delle classifiche per circa otto mesi e in grado di diventare bandiera di quelle generazioni che oggi, alle prime note della canzone, ripescano ricordi lontani.
Rose Villain con Gianna Nannini per un medley esplosivo
Ci si attende una performance all’insegna dell’emancipazione femminile per Rose Villain e Gianna Nannini, insieme per un medley esplosivo e unico. La rapper e cantante milanese, che si presenterà sul palco con “Click boom!”, ha scelto di essere accompagnata dalla rocker senese per ripercorrere i brani più importanti della sua carriera, da “Sei nell’anima” a “America”. Su quest’ultima, Rose Villain si era già esibita l’anno scorso insieme a Rosa Chemical nella serata duetti, dimostrando disinvoltura nonostante fosse la sua prima volta sul palco dell’Ariston : affiancata da Nannini, i fan si aspettano un’esibizione travolgente.
The Kolors in compagnia di Umberto Tozzi per i suoi brani più famosi
Capisaldi, cantautori e storia della musica italiana: Sanremo è passato anche da Umberto Tozzi, che ha partecipato al Festival dell’87 in compagnia di Morandi e Ruggeri con “Si può dare di più”, vero tormentone dell’anno in corso e di quelli successivi. Le altre hit di Tozzi, non presentate al Festival, sono comunque rientrate in un repertorio conosciuto anche dalle generazioni successive: “Gloria”, “Ti amo” e “Tu” faranno quasi sicuramente parte del medley che i The Kolors hanno preparato per la serata delle cover, in compagnia proprio di Tozzi, che a 71 anni tornerà sul palco per esibirsi sui suoi pezzi più famosi.