Laura De Benedetti
Cultura e Spettacoli

Antonio Albanese, i personaggi iconici

Cetto e gli altri: le caricature più celebri create e impersonate da Albanese

 ANTONIO ALBANESE

FOTO M. BARBAGLIA - ANTONIO ALBANESE ( IL 31/12 AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI )

Antonio Albanese è noto per aver creato una serie di personaggi iconici che, attraverso il filtro della comicità, mettono in luce le contraddizioni, i vizi e le peculiarità della società italiana. Questi personaggi, frutto dell'osservazione attenta della realtà politica e sociale italiana, sono diventati emblematici grazie alla loro capacità di sintetizzare in modo esagerato tratti caratteriali e comportamenti sociali, offrendo una riflessione divertente ma acuta sulle debolezze umane. Ogni 'caricatura' è uno specchio nel quale riconoscere vizi e virtù della vita contemporanea.
Uno dei più celebri è Cetto La Qualunque, un politico corrotto e grottesco, che incarna in modo esagerato tutti i difetti della classe dirigente italiana, come l'opportunismo, l'avidità e il disprezzo per le regole: una satira tagliente del potere e della politica, capace di far ridere ma anche di stimolare una riflessione critica. Cetto, con il suo linguaggio colorito e le sue promesse assurde, è diventato un personaggio simbolo, protagonista di tre film di successo: Qualunquemente (2011), Tutto tutto niente niente (2012) e Cetto c'è, senzadubbiamente (2019). 
Altra figura iconica è il Ministro della Paura, un politico che sfrutta il sentimento di insicurezza e la paura del diverso per ottenere consenso: è una critica diretta alla strumentalizzazione dei timori collettivi.
Altro personaggio molto amato è Epifanio, un uomo ingenuo e spaesato, che esprime le sue perplessità sulla vita con un linguaggio poetico e stralunato. Epifanio è una figura che rappresenta la sensibilità e la timidezza di fronte alle difficoltà del mondo moderno, spesso affrontando le sue paure con un'innocenza quasi disarmante; la sua fragilità rende il personaggio profondamente umano. Albanese ha poi dato vita a personaggi come Pier Piero, un intellettuale elitario e radical chic, che si esprime con un linguaggio forbito e spesso inaccessibile, prendendosi gioco di una certa intellighenzia italiana. Ma c'è anche il latitante Sebastiano.
 

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