Se la musica di Caccamo dialoga con la danza di Bolle

Giovanni Caccamo e Roberto Bolle dialogano sul legame tra danza e musica a "Orizzonte" della Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano.

Se la musica di Caccamo dialoga con la danza di Bolle

Giovanni Caccamo e Roberto Bolle dialogano sul legame tra danza e musica a "Orizzonte" della Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano.

Tra le "parole, immagini e musica per edificare il futuro" di “Orizzonte”, il ciclo d’incontri che cura alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, Giovanni Caccamo stasera mette la danza. E lo fa conversando con Roberto Bolle. Appuntamento alle 19.30 in via Vigevano per il penultimo faccia a faccia di un cartellone che ha visto Ornella Vanoni, Alessio Nelli, Patty Pravo, Riccardo Zanotti, Caterina Caselli e si conclude il 13 dicembre con Claudio Santamaria e Francesca Barra. "Roberto l’ho conosciuto un paio di anni fa tramite un’amica comune – racconta Caccamo –. Ero già affascinato dalla sua grazia, eleganza, quella leggerezza del gesto e dello spazio che sa trasmettere. Ma in lui quella semplicità, quella gentilezza è pure umana, accompagnata da una capacità di ascolto e di empatia capaci di creare un’istintiva connessione emotiva. Ecco perché sono profondamente grato di averlo in un salotto che ha come obiettivo abbattere i muri tra le arti per creare un dialogo tra loro e col pubblico".

Il legame tersicoreo del cantautore di Modica, 33 anni, è giànei videoclip delle sue canzoni: "Mi piacerebbe molto comporre musica per la danza. Due brani del mio ultimo album “Parola“, “Aurora“ e “Il cambiamento“, hanno videoclip realizzarti in collaborazione col Nuovo Balletto di Toscana, per affidare al gesto un’amplificazione del messaggio".

"Oltre che dei suoi successi - continua Caccamo –, vorrei chiedere a Bolle dei suoi insuccessi, dei suoi momenti difficili e di come ha saputo tirarsene fuori. Da parte dei maestri, condividere con i giovani le crepe del proprio percorso può diventare il più prezioso degli insegnamenti. Trasmettere l’importanza del fallimento, della crisi, della perseveranza, della dedizione, elementi oggi in qualche modo allontanati dalla vita quotidiana".

Andrea Spinelli