ANNA MANGIAROTTI
Cultura e Spettacoli

Semidei al Piccolo di Milano, eppur umani. Lorenzo Pisano: “Io, tirato su a pane e miti greci”

Il regista e drammaturgo napoletano firma la prima assoluta in calendario dal 6 al 23 febbraio. Su una metaforica spiaggia fa muovere i suoi personaggi in colorati monopezzi da bagno

Semidei di Pisano è in programma al Piccolo di Milano

Semidei di Pisano è in programma al Piccolo di Milano

Milano, 4 febbraio 2025 – Esaurita la sottile ironia del Parini che da ultimo ha celebrato i Semidei terreni incarnati nella celeste prole dei nobil signori, a Milano provvede il Piccolo Teatro a riportare “Semidei” su una scena. Prima assoluta, dal 6 al 23 febbraio. Regia e drammaturgia di Pier Lorenzo Pisano, napoletano tirato su “a pane e miti greci”. La mamma glieli raccontava. E lui ora li ha approfonditi e aggiornati, traendo spunto soprattutto dalle leggende secondarie, poco note, del corpus omerico: “Protagonisti, eroi greci e troiani giovanissimi, che non vogliono andare in guerra, scappano, si nascondono, cercano di sottrarsi alla chiamata alle armi. Ulisse si finge pazzo. 

Ritorno all’infanzia

All’interno dell’harem di Licomede è dalla madre nascosto, travestito da fanciulla, fatto passare come figlia di una donna appartenente al popolo delle Amazzoni, il prode Achille (interpretato da Eduardo Scarpetta). Che all’inizio è riluttante, ma poi acconsente, perché attratto dalla fulgida bellezza di una delle figlie del re. La prima parte dello spettacolo, per me, corrisponde al mondo dorato dell’infanzia, che sta per incrinarsi”.

E Pisano su una metaforica spiaggia infatti fa muovere questi semidei anche in colorati monopezzi da bagno. Né la guerra di Troia ci pensa proprio a rappresentarla (nella migliore tradizione del grande teatro classico, che non fa vedere omicidi e fatti di sangue, tanto graditi invece al quotidiano voyeurismo contemporaneo). Giusto qualche opera d’arte evocatrice di tragedie belliche, a firma di Rubens o de Chirico, proietta su enormi tele. Nella seconda parte, si passa direttamente al dopoguerra. I Greci sono reduci devastati: per dieci anni hanno ucciso tutti i giorni, e non ricordano nemmeno dove dovrebbero tornare. Per le Troiane, la distruzione della città è un dolore impossibile da elaborare. Sconcertante, l’attualità di questa nuova produzione del Piccolo. Che coinvolge il pubblico anche in una serie di conversazioni con Pisano e illustri sapienti, oltre la scena. 

L’appuntamento

Venerdì 21 febbraio, alle 18, al Chiostro Nina Vinchi, Filippo Forcignanò (docente di storia della filosofia antica presso l’Università degli Studi di Milano) provoca con una domanda: “Sei un mito?”. Per coloro che si saranno identificati in Ettore e Andromaca, che nello spettacolo cercano di far addormentare il loro neonato, sarà più facile intendere che “Semidei” sono oggi tutte le persone comuni, alle prese con le relazioni più care, e terrorizzate dalla morte.