Luca Tavecchio
Cultura e Spettacoli

“Senza motivo apparente” al Teatro della Cooperativa

Dal 15 al 19 gennaio Il Teatro della Cooperativa presenta nella sala di via Hermada la nuova produzione firmata...

Dal 15 al 19 gennaio Il Teatro della Cooperativa presenta nella sala di via Hermada la nuova produzione firmata...

Dal 15 al 19 gennaio Il Teatro della Cooperativa presenta nella sala di via Hermada la nuova produzione firmata...

Dal 15 al 19 gennaio Il Teatro della Cooperativa presenta nella sala di via Hermada la nuova produzione firmata e diretta da Chicco Dossi, "Senza motivo apparente" (prima nazionale), un progetto di e con Christian La Rosa. Dopo aver narrato il caso Tortora nello spettacolo "Nell’occhio del labirinto", il giovane autore mette in scena il monologo inchiesta sull’omicidio di Amedeo Damiano dopo più di 35 anni.

Fine anni ‘80. Un piccolo paese di provincia nell’Italia settentrionale. Il dottor A., dirigente pubblico dell’Ospedale Civile, sta attraversando Saluzzo, una cittadina di portici, geometrie, e cioccolato buono, per tornare a casa. Nell’androne del suo palazzo sono appostati due uomini. Varcata la soglia dell’edificio, gli uomini escono allo scoperto. Sparano. Un tentativo di avvertimento finito male? Un’intimidazione? Un regolamento di conti? E poi, perché? Il dottor A. non è un piantagrane. Non ha nemici. Non sembra, almeno. Nessuno, in città, sembra sapere qualcosa. O forse si sa, ma non se ne vuole parlare.

Senza motivo apparente è una storia di mafia, ma anche di provincia, di rapporti di potere all’interno di una comunità. È il racconto di una città, che fa il suo ingresso nel boom economico e nei problemi dettati da un mondo, che vede i suoi confini crollare davanti all’arrivo della contemporaneità. Credo che cercando con attenzione nella storia recente del nostro Paese, si possano reperire pagine eroiche di una Resistenza “moderna”. Credo che la vicenda umana di Amedeo Damiano possa essere una di queste. Una storia sconosciuta ai più, forse dimenticata, passata in sordina, accantonata perché poco sensazionale o perché troppo scomoda.