ANDREA MORLEO
Cultura e Spettacoli

Sharon Stone e la "bugia" sul set di Basic Instinct

La star di Hollywood parla della scena senza mutandine passata alla storia

Sharon Stone

New York - "Fui ingannata sulla scena dell'interrogatorio in Basic Instinct". È la stessa Sharon Stone a parlare in uno stralcio della sua autobiografia pubblicato da Vanity Fair della scena che, suo malgrado, l'ha lanciata definitivamente a Hollywood e consegnata per sempre come icona sexy degli anni Novanta. In "The Beauty of Living Twice", svela cosa successe prima di girare la famosa scena in cui accavalla le gambe senza le mutandine nel film del 1992 diretto da Paul Verhoeven, e interpretato da Michael Douglas oltre che dalla stessa Sharon Stone. Ecco tutti i retroscena della scena-cult della pellicola che al botteghino ha regalato uno dei più alti incassi degli anni Novanta, forse (o soprattutto) proprio per quella scena diventata un cult. E i fan non se ne sono dimenticati come dimostrano i tantissimi accorsi a Expo 2015 per la visita di Sharon Stone a Save The children.

Il regista

Paul Verhoeven
Paul Verhoeven

Nella sua biografia Sharon Stone racconta che "il regista Paul Verhoeven le disse che le sue parti intime non si sarebbero viste. Ha anche aggiunto che era riluttante a togliersi la sua biancheria intima. "Quando la facemmo - scrive la  Stone a proposito della scena - il regista mi disse "si vedranno le mutandine, ho bisogno che tu te le tolga". Al che io dissi, "non voglio che si veda niente", e lui "No, no, non si vedrà". Tuttavia quando la  Stone fu in grado di vedere un'anteprima del film notò che le sue parti intime erano visibili, a quel punto prese a schiaffi il regista e lasciò la sala di proiezione.

Il produttore

Robert Evans
Robert Evans

Il produttore, racconta l'attrice, disse che lui stesso, quando era attore, aveva fatto realmente sesso sul set con Ava Gardner. Era convinto, disse all'attrice, che avrebbe aiutato anche l'altro protagonista a migliorare la sua recitazione. "Pensi che se io lo scopi, lui diventerà un bravo attore? - aveva risposto Stone - Nessuno è così bravo a letto. Avrebbero fatto meglio a prendere uno di talento, qualcuno in grado di ricordarsi le battute, oppure potevano fare sesso tra loro e lasciarmi fuori da tutto questo. Il mio lavoro è quello di attrice e faccio solo quello. Fu ciò che dissi". Dopo le anticipazioni di Vanity Fair si e' scatenata la caccia per capire chi potesse essere il produttore. Secondo il New York Post, sarebbe l'anziano produttore del film 'Sliver', il Robert Evans di "Love Story", "Chinatown" e "Il Padrino". Evans in passato era stato attore, co-protagonista con Gardner nel film del '57 "Il sole sorgera' ancora", adattamento cinematografico di un romanzo di Ernest Hemingway. Il produttore è scomparso nel 2019 a 89 anni.

 Il successo

Sharon Stone in una foto recente
Sharon Stone in una foto recente

Basic Instinct fu girato sulla sceneggiatura scritta nel 1980 da Joe Eszterhas, che la Carolco Pictures si aggiudicò per una somma pari a 3 milioni di dollari. Il budget del film fu di circa 49 milioni di dollari. Dopo aver scelto il Michael Douglas per il ruolo di Nick Curran, oltre 50 attrici furono considerate per il ruolo di Catherine Trammell: tra queste, Kim Basinger, proposta dallo stesso Douglas, che però rifiutò. Furono considerate anche Greta Scacchi, Meg Ryan, Demi Moore e Julia Roberts, Geena Davis, Michelle Pfeiffer, Kathleen Turner, Jodie Foster ed Ellen Barkin, che però si defilarono forse anche a causa delle numerose scene erotiche presenti nel film. Fu infine assunta Sharon Stone, che per questo ruolo ricevette un assegno di 500mila dollari, uno dei salari più bassi dell'epoca. Eppure fu proprio grazie a Basic Instinct a rendere Sharon Stone tra le più celebri attrici di Hollywood, nominata come miglior attrice al Golden Globe, mentre Frank Urioste era fra i candidati all'Oscar al miglior montaggio e ad oggi il film è al numero 310 nella classifica dei maggiori profitti nella storia del cinema. Una "bugi", insomma, fece la fortuna de film perché in fondo la vita è un'infinita "Sliding doors" come insegna ancora una volta Hollywood.