Sui sentieri del visionario. Aby Warburg

Conversazioni d'arte alla Fondazione Luigi Rovati su Aby Warburg, pioniere della cultura visuale. Esperti discutono il suo impatto e eredità.

S’intitola "Un groviglio di sentieri" la puntata delle Conversazioni d’arte curate da Johan & Levi alla Fondazione Luigi Rovati (corso Venezia 52, a Milano) in programma domani pomeriggio (giovedì 21 novembre) alle 18.30. Come la biografia appena pubblicata sul protagonista, lo storico dell’arte e della cultura Aby Warburg, "ebreo di sangue, amburghese di cuore, d’anima fiorentino" come amava definirsi, vissuto tra il 1866 e il 1929 ma talmente visionario che i suoi scritti e il suo "metodo" furono in grado di anticipare di settant’anni gli studi di cultura visuale e continuano a rivelarsi fecondi anche oggi. Ossessionato dalle immagini e dalla loro migrazione attraverso il tempo e lo spazio, fu lui a fondare, un secolo fa ad Amburgo, la prima biblioteca interdisciplinare di humanities, oggi divenuta il Warburg Institute di Londra.

A raccontarne la figura durante l’incontro (a ingresso gratuito fino a esauimento posti, è saggio prenotare sul sito fondazioneluigirovati.org) saranno alcuni dei massimi esperti di Warburg, a cominciare dall’autore della biografia appena pubblicata (il suo primo libro edito in Italia): Hans C. Hönes, professore di Storia dell’arte all’università di Aberdeen e in precedenza docente e ricercatore anche al Warburg Institute. Con lui converseranno l’archeologo Salvatore Settis, membro del comitato scientifico della Fondazione Rovati, il direttore del Warburg Institute Bill Sherman e la storica dell’arte, associate fellow presso la stessa istituzione, Martina Mazzotta.