
Il primo camerino del Teatro Arcimboldi dopo il restyling
E' stato presentato questa mattina al TAM Teatro Arcimboldi Milano il Primo camerino, riprogettato in occasione del Salone del Mobile 2022. Alla conferenza-stampa hanno preso parte Marzia Ginocchio (direttore generale del TAM), Giulia Pellegrino (ideatrice e curatrice del progetto Vietato l’Ingresso) e Andrea Viganò (progettista dello studio Calvi Ceschia Viganò Associati). Presente alla conferenza l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi. Il Primo Camerino è la punta di diamante del progetto inedito Vietato l’ingresso, frutto dell’abbraccio sinergico tra teatro e progettazione, dove il design italiano è riuscito a raccontare nei minimi dettagli l’anima dei nostri grandi artisti.

Oltre 50 mq che hanno ospitato e ospiteranno le più grandi star dello show business nazionale e internazionale: da Roberto Bolle a David Parsons, da Ludovico Einaudi a Paolo Conte, da Bob Dylan al Dalai Lama, da Sting a Sir Elton John, da Liza Minelli a Charles Aznavour. Vietato l’Ingresso, progetto presentato da Show Bees e TAM Teatro Arcimboldi, è stato un vero e proprio contest al quale hanno aderito, con entusiasmo e generosità, diciassette prestigiose firme del mondo del design che hanno adottato uno dei camerini del teatro con l’obiettivo di dare una nuova anima a quei luoghi magici e segreti dove attori, cantanti, ballerini, musicisti si preparano a entrare in scena. Ideatore e curatore è Giulia Pellegrino, figura trasversale nel mondo del design e dell’architettura che ha coordinato e reso possibile questo piccolo miracolo milanese, un grande gesto di solidarietà, dove l’eccellenza del design e dello spettacolo si sono unite per un’inedita operazione per la cultura: il progetto si è concretizzato con il supporto
Ideatore e curatore è Giulia Pellegrino, figura trasversale nel mondo del design e dell’architettura che ha coordinato e reso possibile questo piccolo miracolo milanese, un grande gesto di solidarietà, dove l’eccellenza del design e dello spettacolo si sono unite per un’inedita operazione per la cultura: il progetto si è concretizzato con il supporto di oltre 200 partner tecnici, aziende e maestranze che hanno messo a disposizione i propri pezzi iconici e le proprie risorse a titolo gratuito. I diciassette studi di progettazione si sono sfidati creando dei piccoli gioielli di interior design che il pubblico ha potuto visitare durante la Milano Design Week dello scorso settembre. Più di 10mila visitatori sono accorsi agli Arcimboldi per ammirare i nuovi straordinari camerini d’autore del teatro decretando il successo dell’iniziativa.
Il pubblico del TAM ha poi votato online (oltre 7000 le preferenze giunte) premiando lo studio “Calvi Aeschia Viganò Architetti Associati” con il camerino intitolato “Diorama” che ha ottenuto l’incarico di riprogettazione de “il primo camerino”. In questa stagione teatrale i nuovi camerini di VIETATO L’INGRESSO sono stati la casa di molti artisti, dai comici di Zelig al cast di Notre Dame de Paris, dal corpo di Ballo del Teatro alla Scala a John Malkovich, dai Pet Shop Boys a Dita Von Teese, da Pat Metheny a Gianna Nannini che li hanno apprezzati ed elogiati facendoli diventare soggetto delle loro attività social e location per le interviste televisive. otale di 74 repliche e oltre 1
Arturo Brachetti
“Gli Arcimboldi è il più grande teatro d’Italia e l’idea di far scoprire questo tesoro e i suoi segreti a tutti è stata assolutamente geniale. Ogni teatro ha un’anima e ancor più misteriosa e segreta è quella che vive nei camerini. Ebbene, con questo progetto innovativo, il Teatro Arcimboldi scopre di avere diverse anime, diverse facce, una per ogni camerino, con diverse ambientazioni e atmosfere. Per me, aver collaborato al progetto “Il Primo Camerino” cioè il camerino della star è stato un onore, ma anche una challenge nel fondere bellezza, comfort e necessità professionali in un luogo sconosciuto alla maggior parte delle persone, ma così importante per un artista di spettacolo perché quel luogo lo abita per molto tempo, tra esaltazioni e struggimenti. In questo progetto il tanto decantato gusto del design italiano si unisce a uno dei luoghi culturali più iconici della Milano di oggi e di domani.”